ROMA – Con il fondo da 20 miliardi di dollari istituito al G-8 dell'Aquila «siamo passati dalle parole ai fatti» ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenendo al vertice mondiale della Fao subito dopo la sua elezione a presidente del vertice in quanto l'Italia è paese ospitante del summit. «L'anno scorso il direttore generale della Fao Jacques Diouf aveva chiesto di passare dalle parole ai fatti. Per quanto mi riguarda – ha affermato Berlusconi – ho preso per buono questo invito e ho messo al centro del G-8 il problema dei fatti, cioè i soldi da trovare e da dare. Abbiamo messo a punto un programma da 20 miliardi di dollari nell'arco di tre anni: ora ogni paese si deve assumere le proprie responsabilità con una data per il versamento delle risorse, e sulle modalità per dare effettivamente aiuti ai piccoli agricoltori».

Anche in questa occasione, Berlusconi ha presieduto nel suo stile l'assemblea, mescolando all'italiano qualche parola in francese : «C'è un punto all'ordine del giorno che riguarda un discorso del presidente appena eletto – è stato l'esordio – ma il direttore Diouf è stato così completo che io vi faccio grazia del mio discorso». Subito dopo il premier è passato all'esame dell'ordine del giorno, che prevedeva l'elezione dei vice presidenti del vertice e dei presidenti delle tavole rotonde: e quando non ha trovato il nome del candidato dei paesi caraibici ha detto scherzando: «Non ho ancora il nome, è una grave mancanza e propongo le dimissioni del direttore Diouf per questa grave mancanza». Così come è stata decisamente irrituale la richiesta di Berlusconi dell'approvazione delle proposte della presidenza da parte dell'assemblea: «Siete d'accordo? Vorrei vedere che no... quindi siete d'accordo e così è deciso». Diouf, seduto accanto a lui, ha riso apertamente. (P. F.)