La "cancelliera" tedesca Angela Merkel, l'ex leader sindacale polacco Lech Walesa e l'ex leader sovietico Michail Gorbaciov hanno attraversato il punto di passaggio nel Muro di Berlino aperto per primo vent'anni fa ai tedeschi dell'Est, dando il via alle celebrazioni per il ventennale della caduta del muro.
Nel ventesimo anniversario del crollo del Muro di Berlino, Merkel ha invitato la nazione a fare uno sforzo per equiparare il tenore di vita tra est e ovest del Paese, poiché «la riunificazione tedesca non è ancora compiuta». In un'intervista alla prima rete televisiva pubblica Ard, il cancelliere ha spiegato che nei 5 laender tedesco-orientali sono sorti molti «paesaggi fioriti», come aveva promesso Helmut Kohl al momento della riunificazione, ma «all'Est la disoccupazione rimane con un tasso doppio di quello dell'Ovest», per questo è indispensabile mantenere fino al 2019 il contributo di solidarietà del 5% prelevato ad ogni tedesco sulla busta paga per continuare a finanziare la ricostruzione dell'est.
La Merkel ha spiegato che «rimangono ancora differenze strutturali tra Est ed Ovest» ed è su queste che bisogna mettere l'accento, se si vuole «arrivare a condizioni di vita uguali o paragonabili», senza creare gelosie tra le due parti della Germania. Il riferimento del cancelliere ha preso lo spunto dalle dichiarazioni del ministro dei Trasporti, Peter Ramsauer (Csu), il quale ha affermato che dopo 20 anni di aiuti all'Est è ora di cominciare ad occuparsi anche dei problemi dell'Ovest, trascurati dal giorno della caduta del Muro.
Immediata è arrivata la reazione del ministro liberale dell'Economia, Rainer Bruederle, secondo il quale le dichiarazioni di Ramsauer rappresentano «una provocazione per nuove polemiche fatte di invidia tra Est e Ovest». «Bisogna smetterla di dire che l'Est ha ottenuto troppo e che ora è la volta dell'Ovest», ha spiegato il ministro, «perché in questo modo si rende 'kaputt' l'atmosfera in tutto il Paese».