La riforma giudiziaria e i processi di Berlusconi sono il tema italiano del giorno sui siti di numerosi media esteri. Il Financial Times riferisce che il premier era pronto a minacciare l'espulsione dal Pdl di Gianfranco Fini se non gli fosse venuto incontro. El Pais non ha dubbi che Berlusconi cercasse la «formula magica» per liberarsi dei processi e prevede che la riforma per limitare a sei anni la durata dei processi probabilmente gli permetterà di evitarne due.
C'è un'altra notizia positiva per il Primo Ministro e la sottolinea Le Monde: su La Repubblica sono scomparse le dieci domande che il quotidiano faceva quotidianamente a Silvio Berlusconi. Le dichiarazioni fatte a Bruno Vespa vengono considerate come risposte, anche se «sono lungi dall'essere soddisfacenti e lasciano molti punti in sospeso. «In apparenza, Berlusconi ha quindi vinto – scrive Philippe Ridet -Quelle domande che non voleva più vedere pubblicate, al punto di attaccare in giustizia il quotidiano sono scomparse. I suoi impicci personali non sono più alla ribalta. Risparmiato provvisoriamente, il presidente del Consiglio, che non è più protetto dallo scudo giudiziario della legge Alfano, si prepara ad affrontare i tribunali». Ma la redazione de La Repubblica, continua Le Monde, intende ormai consacrare il suo lavoro d'inchiesta a un'11.ma domanda: «Signor presidente, quale ragione le impedisce di dire la verità ai suoi concittadini?».
Tornano dunque in primo piano i guai giudiziari del premier. «Berlusconi concorda una riforma giudiziaria per liberarsi di due processi», è il titolo esplicito di El Pais. Una riforma «rapida e parziale» che con ogni probabilità - scrive il corrispondente Miguel Mora – permetterà al Primo ministro di sfuggire indenne a due processi riaperti contro di lui dai giudici di Milano: il caso Mills (in cui è accusato di corruzione) e il caso Mediaset (frode fiscale). Per settimane Berlusconi ha cercato la «formula magica» per liberarsi dei processi e di sentenze di condanna che «appaiono molto probabili». Alla fine, con Fini hanno concordato la soluzione «meno sfacciata». E l'ex leader di Alleanza Nazionale si è anche mostrato aperto a studiare il ripristino dell'immunità parlamentare.
«Berlusconi spiana la strada per la riforma della giustizia», titola il Financial Times. C'è l'accordo di un «alleato chiave» su una riforma che l'opposizione tema serva principalmente a terminare due processi pendenti sul «miliardario magnate dei media», nota Guy Dinmore. Il Primo ministro, sottolinea il Ft, «era pronto a minacciare di espellere Fini dal Popolo della Libertà e a chiedere nuove elezioni se non avesse appoggiato una legislazione che ponesse fine ai problemi legali di Berlusconi».
In mancanza di dettagli sulla legislazione proposta, continua Dinmore, «non è immediatamente chiaro se il limite di sei anni salverebbe Berlusconi dai tribunali». Un collaboratore di Berlusconi ha detto al quotidiano britannico che il premier intende difendersi davanti alle corti come promesso. Ma ha aggiunto che impegni di governo potrebbero impedirgli di partecipare ad alcune udienze.
Il Daily Mail mette in risalto che Berlusconi, «colpito da intrallazzi», è accusato di un nuovo tentativo di evitare i processi per corruzione. Nick Pisa scrive che c'è stata sorpresa quando Fini ha accettato la proposta, quando solo poche settimane fa si era detto contrario a ogni legislazione che favorisse Berlusconi nei suoi contenziosi legali.
Per il Times, Berlusconi è più vicino a far consegnare alla pattumiera le accuse di corruzione, ora che un alleato chiave ha appoggiato un nuovo limite al tempo che i tribunali potrebbero avere «per condannarlo». Sotto il titolo «Nuova legge potrebbe evitare a Silvio Berlusconi di affrontare le accuse per corruzione», il corrispondente del Times Richard Owen definisce Fini il «principale rivale politico e più probabile successore» di Berlusconi e fa notare che ultimamente ha preso le distanze dal premier e si è opposto al limite di due anni. Non è chiaro se le misure saranno retroattive, aggiunge Owen.
Il Telegraph titola sulla polemica: «Berlusconi accusato di cambiare le leggi a suo vantaggio». Berlusconi è sotto tiro per una proposta «controversa», una mossa condannata come un modo per eliminare d'un colpo i propri grovigli giudiziari. Il sistema giudiziario italiano, scrive Nick Squires, ha un disperato bisogno di riforma. Ma è indubbio che la proposta di accorciare la prescrizione andrebbe anche a beneficiare Berlusconi. Sia il Times che il Telegraph mettono in coda la notizia sul mandato d'arresto per Nicola Cosentino, accusato di avere legami con la camorra. Il caso Cosentino è sulla homepage di El Mundo.
L'accordo per limitare la durata dei processi è segnalato anche sui siti del New York Times e di altri media Usa. «Berlusconi si costruisce il sostegno per limitare la durata dei processi», titola il New York Times, ricordando che sono state settimane di tensione. Il sito riporta inoltre una Reuters, «Berlusconi ottiene appoggio per la riforma della giustizia», che parla subito anche di «governo scosso» per il mandato d'arresto per Cosentino. Il Chicago Tribune pubblica una notizia Ap ripresa anche da altri siti americani: «Gli alleati Berlusconi si muovono per proteggerlo dai processi per corruzione e frode fiscale».
