Le porte del Paradiso sono chiuse per gay e transessuali. Lo ha detto il cardinale messicano Javier Lozano Barragan sul sito internet "Pontifex Roma". Il Vaticano ha subito preso le distanze dalle sue affermazioni. Ma ormai la storia è sul web e va sui siti di Telegraph, El Mundo, New York Times.
«Transessuali e omosessuali non entreranno mai nel Regno dei Cieli e non sono io a dirlo, ma San Paolo», ha detto il cardinale Barragan, 76 anni. A suo parere, la Chiesa cattolica considera l'omosessualità «un insulto a Dio», si legge sul Telegraph.
Il prelato ha scatenato le reazioni dei gruppi di difesa dei diritti dei gay, affermando che «non si nasce omosessuali, ma lo si diventa per varie ragioni, per motivi di educazione, o perché non si è sviluppata la propria identità durante l'adolescenza».
«Forse non hanno colpa, ma agendo contro la dignità del corpo certamente non entreranno nel Regno dei Cieli». E ha aggiunto: «Tutto ciò che va contro natura e contro la dignità del corpo offende Dio».
Il cardinale ha citato un passaggio dell'epistola di San Paolo ai Romani in cui parla di «uomini che commettono atti indecenti con altri uomini».
«L'omosessualità è quindi un peccato, ma questo non giustifica nessuna forma di discriminazione. Solo Dio ha il diritto di giudicare». «Sulla Terra non possiamo condannare e come esseri umani abbiamo tutti gli stessi diritti».
Ma il Vaticano ha preso le distanze dai commenti del cardinale con una dichiarazione «molto insolita» perché critica indirettamente un alto esponente della Chiesa, si legge ancora sul Telegraph.
Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, ha detto che il sito conservatore su cui il cardinale ha fattole sue affermazioni non deve essere considerato un'autorità sul pensiero cattolico «su questioni complesse e delicate come l'omosessualità». Padre Lombardi ha citato il catechismo ufficiale della Chiesa cattolica, nel quale si dice che l'omosessualità è un «disordine», ma riconosce che molte persone hanno «innate tendenze omosessuali» e devono essere trattate con rispetto e non essere oggetto di discriminazioni.
«La Chiesa cattolica – continua il Telegraph – insegna che gli atti omosessuali sono peccaminosi, ma l'omosessualità di per sé non lo è».
Arcigay ha condannato i commenti del cardinale, dicendo che rischiano di legittimare la discriminazione anti-gay e anche la violenza.