Il primo ministro spagnolo José Zapatero annuncia l'adozione, a partire dal prossimo 29 gennaio, di «un piano di austerità molto severo per l'amministrazione generale dello Stato».
L'obiettivo é riportare il rapporto deficit-pil entro il limite del 3% fissato dal patto di stabilità europeo, dopo l'impennata causata dalla crisi economica e dalle misure pubbliche di sostegno all'economia.
Secondo le previsioni il debito pubblico spagnolo, alla fine dell'anno, raggiungerà il 9,5% del pil. Il 2010, prevede Zapatero, sarà l'anno della ripresa, e negli ultimi mesi tornerà a crescere il tasso di occupazione. Il deficit spagnolo é arrivato a 71,5 miliardi, e il rapporto deficit-pil a novembre 2009, l'ultimo dato disponibile, ha raggiunto il 6,79%.
Per il prossimo anno, il debito dovrebbe assestarsi all'8,1% del pil. L'agenzia Standard & Poor's, all'inizio di dicembre, ha declassato le prospettive dell'economia spagnola da "stabili" a "negative".
Il premier si è detto convinto che l'economia spagnola creerà nuovi posti di lavoro nella seconda metà del 2010. E in una conferenza stampa ha spiegato: «La nostra economia è in un momento di transizione dalla recessione alla ripresa che sarà rafforzata nel 2010 e noi pensiamo che verranno così creati nuovi posti di lavoro nella seconda parte dell'anno»