ILSOLE24ORE.COM > Notizie Mondo ARCHIVIO

Obama: «Se la pace è l'obiettivo, la guerra può essere giustificata»

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
10 dicembre 2009

«Accetto questo premio con profonda gratitudine e grande umiltà»: sono queste le prime parole pronunciate da Barack Obama durante la cerimonia di consegna del premio Nobel per la pace oggi a Oslo. Nel suo discorso il presidente americano ha parlato della guerra e ovviamente della pace. Della necessità di puntare a un multilateralismo nelle relazioni diplomatiche e nell'azione politica per tendere alla pace («Uniamoci per un mondo migliore e di pace»).

Obama ha detto che i conflitti armati non saranno mai eliminati. «La storia lo dice. Se la pace è l'obiettivo, la guerra è qualche volta giustificata». E d'altronde, «il regime nazista non avrebbe potuto essere fermato da un movimento puramente pacifista. E con i negoziati non si può convincere al Qaida a deporre le armi». Obama ha chiesto ai suoi partner internazionali di aiutarlo a «costruire un mondo come dovrebbe essere».

«Dire che la forza è a volte necessaria non è cinismo ma è il riconoscimento della storia, delle imperfezioni dell'uomo e dei limiti della ragione» ha aggiunto sottolineando però che per quanto una guerra possa essere «necessaria sarà sempre una tragedia, non può essere gloriosa non deve essere sbandierata».


«La guerra è necessaria ma non è mai gloriosa, e non bisogna mai spacciarla come tale. La guerra è una premessa di tragedia umana». Obama ha lanciato la proposta per definire standard internazionali per giustificare il ricorso alla guerra, nell'ambito di una visione di rafforzamento delle istituzioni internazionali. «L'America - ha ricordato il presidente Obama - ha contribuito negli ultimi 60 anni al mantenimento della pace, ma oggi l'America da sola non può garantire la pace».

«Dobbiamo impegnarci per prevenire la proliferazione di armi nucleari, e puntare ad un mondo senza di esse», ha detto anche il presidente. «Non ho con me oggi una soluzione definitiva ai problemi della guerra. Quello che invece so è che per affrontare queste sfide è necessaria la stessa visione, lo stesso lavoro duro e la stessa insistenza di quegli uomini e quelle donne che hanno agito con coraggio decenni fa. E a noi è richiesto di ripensare le nozioni di guerra giusta e gli imperativi di una pace giusta».

Il discorso di Obama si è concluso con un lungo applauso e la standing ovation dei presenti.


Il presidente del Nobel.
«Non vi sono dubbi sul fatto che Barack Obama sia la persona che ha fatto di più per contribuire alla causa della pace nel corso di quest'ultimo anno» con queste parole il presidente del Comitato Nobel Thorbjorn Jagland ha iniziato il suo discorso durante la cerimonia di consegna del premio al presidente Usa. Jagland ha poi difeso la decisione dell'Accademia di Svezia: «Molti hanno affermato che il Nobel per la Pace al presidente Barack Obama è prematuro. Ma la storia ci ha insegnato molto sulle opportunità perdute. Oggi abbiamo la opportunità di dare il nostro sostegno alle idee di Obama. Il premio di quest'anno è indubbiamente una esortazione all'azione».

Barack Obama è arrivato a Oslo alle otto di stamane e subito aveva incontrato il primo ministro norvegese prima della cerimonia di consegna del Nobel. Nel corso della conferenza il presidente Usa aveva affermato di non meritarsi il premio: «Non ho dubbi che ci fossero altri più meritevoli. L'importante non sono i premi o la popolarità, ma continuare a fare dell'America una forza che lavora per il bene nel mondo. Se fallisco, tutte le lodi di questo mondo non riusciranno a mascherare questo fatto».
Obama si è impegnato a lavorare per dare attuazione al suo attivismo in politica estera, per dare pace e sicurezza al mondo e affrontare le questioni dei cambiamenti climatici e del disarmo nucleare.

Il presidente ha anche ribadito che dal luglio 2011 sarà avviato il ritiro americano dall'Afghanistan e si comincerà a trasferire la responsabilità della sicurezza alle forze afghane. «Non c'è nessuna ambiguità su questo e quindi non dovrà esserci un dibattito», ha insistito, a partire dal luglio 2011 avvieremo la transizione».

L'accoglienza in città non è però stata molto calorosa: già ieri sono iniziate diverse manifestazioni di protesta anti-guerra ed ecologiste: i militanti hanno tappezzato la città di scritte "You won it, now earn it" (l'hai vinto, ora guadagnatelo) o "Change the politics, save the climate" (cambia la politica, salva il clima), hanno scritto su un prato vicino all'areoporto lo slogan "Obama, our climate, your decision". Malumore anche tra i norvegesi che non hanno apprezzato la decisione di Obama di rimanere in città poco più di 24 ore senza partecipare al pranzo con il re e al tradizionale concerto di venerdì sera.

Critiche dure sono arrivate anche da Fidel Castro che ha definito «cinico» il gesto di Obama: «Perché - si chiede il leader cubano - ha accettato il Nobel per la Pace quando sapeva già che avrebbe deciso di portare la guerra in Afghanistan fino alle ultime conseguenze? A Oslo ci aspetta un'altra esibizione teatrale, un discorso condensato di frasi che nascondono l'esistenza di una superpotenza imperiale con centinaia di basi militari nel mondo». Per il Dalai Lama invece il premio a Obama è un po' prematuro. Nemmeno agli americani piace la scelta dell'Accademia: secondo un sondaggio curato dall'università di Quinnipac il 66% degli intervistati ritiene che il presidente non abbia fatto nulla per aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento.

10 dicembre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio


L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Scene dal Pacifico
La storia per immagini dei magazzini Harrods
Il giorno del mistero a Wall Street
Elezioni inglesi / Chi ha fatto centro? La vignetta di Stephff
Election day
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-