Argentina ultimo atto. La crisi istituzionale che si è aperta ieri tra la presidenta Cristina Fernandez de Kirchner e il governatore della Banca centrale Martin Redrado, offre uno spaccato di un Paese che, superata una depressione economica sfociata in un default 2001, avviato un circolo virtuoso che ha saputo resistere alla crisi mondiale di questi ultimi 18 mesi, scivola sullo scontro tra poteri dello Stato.
L'incidente sarà superato ma inevitabilmente riporta la mente agli anni bui, 2001-2002, in cui pareva che il Paese sprofondasse si avvitasse in una depressione decennale. Così non è stato: dal 2003 al 2009 i miglioramenti sono stati cospicui, soprattutto in termini di stabilità macrofinanziaria.
Ora però il braccio di ferro tra Governo e Banca centrale potrà avere un effetto negativo sulla riapertura dello swap indirizzata ai 190mila risparmiatori italiani che posseggono ancora i tango bonds. A giorni avrebbe dovuto esser ufficializzata, ma lo scontro di ieri fa svanire ogni certezza.