I negoziati tra Eni e l'Iran per lo sviluppo della terza fase del giacimento di Darkhovin «non sono interrotti». Lo ha reso noto il direttore della National Iranian Oil Company, Seifollah Jashnsaz. «Eni - ha spiegato - non si è ritirato dal progetto». Il gruppo italiano, in Iraq, è presente a Darkhovin e nel sito offshore South Pars. Ieri il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva annunciato che Eni «ha un contratto che deve rispettare, salvo pagare pesanti indennità, ma ha già disdetto la possibilità che gli viene riconosciuta contrattualmente, di sviluppare la terza fase, un'attività in un importante giacimento petrolifero». Il giacimento a cui si riferiva il premier, secondo gli analisti, sarebbe per l'appunto quello di Darkhovin.