L'Europarlamento ha votato a favore della nuova Commissione europea (Barroso II) con 488 sì, 137 no e 72 astensioni. E' il secondo mandato al presidente portoghese José Barroso. Entro stasera il Consiglio nominerà l'esecutivo a maggioranza qualificata con procedura scritta in modo che la Commissione possa entrare in funzione da domani per i prossimi cinque anni. Il giuramento dei commissari alla Corte di Giustizia avverrà a fine mese.
Hanno votato a favore i maggiori gruppi parlamentari: Ppe, Pse, liberali. Astenuti i conservatori britannici, contro tutti gli altri gruppi. Cinque anni fa la prima Commissione Barroso aveva ottenuto 449 sì, 149 no, 82 astensioni. L'unica novità rispetto alla Commissione proposta da Barroso la responsabile degli aiuti umanitari Cristalina Georgieva, bulgara, che ha sostituito Roumiana Jeleva dimessasi sotto i colpi delle critiche per le dichiarazioni di interessi privati e per la pessima figura fatta nel corso dell'audizione parlamentare.
Nel nuovo esecutivo Ue ci sono 13 conservatori, 8 liberali, sei socialisti; 9 donne contro 8 nella Commissione uscente. Questi i nomi dei commissari: Guenther Oettinger (Germania) energia; Johannes Hahn (Austria) politiche regionali; Karel De Gucht (Belgio) commercio; Kristalina Georgieva (Bulgaria) aiuti umanitari; Androulla Vassiliou (Cipro) educazione, cultura e multilinguismo; Connie Hedegaard (Danimarca) clima; Joaquin Almunia (Spagna) concorrenza; Siim Kallas (Estonia) trasporti; Olli Rehn (Finlandia) affari economici e monetari; Michel Barnier (Francia) mercato interno e servizi finanziari; Maria Damanaki (Grecia) affari marittimi e pesca; Laszlo Andor (Ungheria) impiego e affari sociali; Maire Geoghegan Quinn (Irlanda) ricerca e innovazione; Antonio Tajani (Italia) industria e imprese; Andris Piebalgs (Lettonia) aiuti allo sviluppo; Algirdas Semeta (Lituania) fisco e unione doganale; Viviane Reding (Lussemburgo) giustizia, diritti fondamentali; John Dalli (Malta) sanità e protezione dei consumatori; Neelie Kroes (Olanda) tlc e nuove tecnologie; Janusz Lewandowski (Polonia) bilancio; Stefan Fuele (Repubblica Ceca) allargamento; Dacian Ciolos (Romania) agricoltura; Catherine Ashton (Regno Unito) 'ministrò degli esteri; Maros Sefcovic (Slovacchia) relazioni istituzionali); Janez Potocnik (Slovenia) ambiente; Cecilia Malmstroem (Svezia) affari interni.