«Hello, this is Karen from CNN, is it possible to call you about earthquake?»: è il messaggio che la giovane freelance della Cnn Karen Smith invia a decine di persone su Twitter, per cercare notizie sui terremoti che sconvolgono il pianeta. Per questo è diventata uno dei punti di riferimento di chi si trova in quelle zone e vuole far arrivare foto e notizie ai canali di comunicazione più importanti. Il metodo di Karen è questo: scrive a persone che abitano dove si sono verificati terremoti (in un profilo Twitter è possibile indicare la propria città) e chiede informazioni con la sua formula di rito, poi, dopo aver ricevuto un riscontro del contatto, raccoglie permessi per pubblicare sui canali Cnn eventuali foto e video. A volte chiede loro anche di chattare via Skype per raccogliere informazioni in tempo reale. D'altra parte, oggi "Chile" è la parola più scritta e cercata dagli utenti di Twitter, che come già era successo con "Haiti" dopo il terremoto che a gennaio aveva colpito l'isola, seguita da "Hawaii" (l'arcipelago americano è a rischio tsunami) e, appunto, "Pacific Tsunami". Che Twitter sia diventato un canale di informazione "live" è ormai assodato, ma figure come quelle di Karen fanno presagire che il social network potrebbe diventare anche un incubatore per un nuovo "Twitter journalism". (Ch. B.)
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