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I LUOGHI PIU' INQUINATI DEL MONDO
Un'iperbole per ricordare la capacità distruttiva dell'uomo

di Ugo Tramballi

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20 febbraio 2010
I luoghi più inquinati del pianeta (foto Epa)

Nella piana devastata di Chernobyl, a pochi chilometri dalla centrale atomica, c'è un grande tronco d'albero con un ramo rinsecchito ma ancora forte. E' dove i nazisti impiccavano i partigiani ucraini e bielorussi durante la guerra. Quando la nube nucleare arrivò, l'albero diventato monumento era già morto da molti anni. Ma la terra, i raccolti, le case, gli uomini incominciarono a morire da quel momento. Era il 26 aprile 1986. Quasi 24 anni più tardi, quella zona è ancora contaminata e disabitata; la gente che ci viveva continua a morire lentamente altrove.

Il segno giallo "radiaktivnost" nella foto della gallery che pubblichiamo è lì a ricordare un inquinamento ambientale che sembra immutabile. Andai a Chernobyl nel 1988, nel secondo anniversario dell'incidente. Offrendo come protezione una mascherina da dentista, le autorità della Repubblica Socialista Sovietica dell'Ucraina ci tennero a 200 metri dalla centrale solo per pochissimi minuti. Grado più, grado meno, oggi le radiazioni ci sono ancora.

Non c'è solo il particolato della Val Padana a cambiare l'ambiente e a ucciderci lentamente. La fotogallery mostra, ciascuno con uno scatto, i 15 luoghi più tossici della Terra. Chermobyl è quasi scontato: lo scandalo è che sia ancora così. New Delhi è nel mezzo di una piana dove d'inverno si creano le stesse condizioni di Milano e della nostra Bassa ma all'ennesima potenza.

Tuttavia pochi altri, fra i 15, sono davvero i più inquinati della Terra: quelle foto dei luoghi indicati da Mother Nature Network, sono un'iperbole, un monito per ricordarci che non c'è angolo della terra che si salvi e che l'uomo conosce molti modi per prosciugare il fiume della vita nel quale nuota. Le colline del West Virginia mangiate da miniere ormai abbandonate. Una qualsiasi spiaggia dell'immenso Pacifico sulla quale le correnti portano i liquami delle civiltà costiere. Un complesso metallurgico fuori Lima, Perù, che continua a inquinare anche quando è chiuso, producendo come in molti altri luoghi del mondo disoccupati avvelenati.

Tutte le quindici foto vengono da Paesi in via di sviluppo (anche la Cina lo è nonostante le statistiche economiche e i muscoli dei suoi leaders) o ancora lontani da una forma sostenibile di sviluppo. Solo quattro vengono dalle cinture industriali di alcune famose megalopoli: Mumbai, Delhi, Mosca e Buenos Aires. L'inquinamento si accompagna a chi ha fame di crescere e spesso non è visibile come i barili di petrolio sventrati alle porte di Mosca, che galleggiano su ciò che contenevano. La foto del fiume montano nel Karachai, la repubblica autonoma russa dei circassi del Caucaso, sembra una cartolina per escursionisti. Tuttavia è la più significativa, la peggiore, proprio perché invece sembra la più normale
Galleria fotografica.

20 febbraio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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