Tutti i comuni in Germania stanno vivendo tempi difficili a causa della crisi economica. Ma a venti anni dall'unificazione, Berlino rimane un drammatico caso a sé. La capitale federale, che insieme ad Amburgo e a Brema è una delle tre città-Stato nel sistema regionale tedesco, deve fare i conti con un debito di 60,5 miliardi di euro.
Nella Repubblica Federale, Berlino non ha il ruolo preponderante che Parigi o Londra hanno in Francia e in Gran Bretagna. Situata in Germania Est, la città ha una disoccupazione del 16%, oltre il doppio rispetto ai Länder occidentali. Molte associazioni imprenditoriali hanno la propria sede nella capitale, ma l'unica grande società presente è la Deutsche Bahn, le ferrovie pubbliche.
Per Klaus Wowereit, il ministro-presidente socialdemocratico di Berlino, l'impresa di gestire una metropoli di 3,5 milioni composta da due città (Berlino Est e Berlino Ovest) è ardua. Il servizio del debito rappresenta ogni anno circa 2,4 miliardi di euro (l'11% delle spese comunali secondo il bilancio preventivo del 2010).
La cifra è enorme se si pensa che Berlino - "povera ma sexy" l'aveva definita qualche anno fa lo stesso Wowereit - può spendere quest'anno appena il 3% per la cultura, il 4% per gli asili-nido, il 10% per i trasporti. Accanto alle zone centrali che sono state rimesse in ordine e che tanto incantano lo sguardo del visitatore non mancano quartieri tralasciati e invecchiati.
Eppure, Berlino non è immobile. Si sta costruendo (o meglio ricostruendo) un ruolo in Germania. Cavalca il settore della biotecnologia, compete con Colonia nel grande mondo delle gallerie d'arte, e si rafforza nel turismo. Nel 2009, nonostante la crisi economica, i visitatori sono stati 8,3 milioni, con un aumento del 4,5 % rispetto all'anno scorso.
Negli ultimi anni sono stati costruiti numerosi alberghi, e Berlino è diventata il crocevia europeo dei congressi. In questa ottica tra 18 mesi dovrebbe essere inaugurato un nuovo aeroporto.
La nascita del Berlin-Brandenburg dovrebbe portare alla chiusura dello scalo di Tegel che seguirà così il destino dell'altro vecchio aeroporto di Berlino, Tempelhof, chiuso nel 2008.
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