Proseguono le ricerche dei dispersi nel Golfo del Messico, dove una piattaforma petrolifera è esplosa ieri sera, circa 50 km al largo delle coste della Louisiana: 11 sono le persone disperse, diciassette i feriti di cui quattro gravi. Al momento dell'esplosione erano presenti 126 impiegati della piattaforma.
Enormi colonne di fuoco si innalzano ancora dalla piattaforma Deepwater Horizon, alta 122 metri, attorno alla quale continuano a circolare elicotteri e navi alla ricerca dei dispersi. L'esplosione si è prodotta verso le 22 di martedì sera ora locale su una piattaforma larga come due campi di calcio della società Transocean, la più grande compagnia del mondo nel settore delle perforazioni off-shore. L'incidente potrebbe rivelarsi il più grave degli ultimi 50 anni negli Stati Uniti.
La speranza è che gli undici che mancano all'appello siamo saliti su un battello di emergenza poi trascinato lontano dalla piattaforma dalle correnti. Alle operazioni di ricerca partecipano elicotteri, aerei e navi della guardia costiera.
Attorno alla piattaforma ancora in fiamme è stata dichiarata una zona di sicurezza per un raggio di cinque miglia nautiche. Le autorità devono valutare anche i danni all'ambiente provocato dall'incidente: quantità di petrolio sono finite in mare e una chiazza ha cominciato a formarsi nei pressi della piattaforma che si è inclinata di alcuni gradi per effetto dell' incendio.
VIDEO / La piattaforma in fiamme