La Bp è riuscita a fermare la più piccola delle tre perdite della Deepwater Horizon, anche se l'operazione non inciderà sulla quantità di greggio che si sta riversando in mare. Lo hanno reso noto fonti della Guardia Costiera statunitense. «La Bp è riuscita a chiudere una delle tre perdite fermando il flusso e adesso stiamo lavorando sulle altre due falle che rendono l'attenuazione del problema un po' più complicata», ha detto il sottufficiale di Guardia Costiera Brandon Blackwell.
«Ci aspettiamo che il flusso resti invariato anche se adesso avremo a che fare solo con due perdite. Avere a che fare con due falle è molto più facile che affrontarne tre. Stiamo facendo progressi», ha aggiunto. La Bp da giorni sta lavorando al montaggio di una valvola sulla più piccola delle perdite per fermare il flusso di greggio, ma secondo fonti ufficiali la stessa tecnica non potrà essere utilizzata per bloccare le fuoriuscite rimanenti, di cui una molto estesa.
A due settimane dall'esplosione della Deepwater Horizon, che ha causato la morte di 11 operai, la marea nera scaturita dal versamento di greggio nel mare continua ad espandersi al largo delle coste del Golfo del Messico, minacciando di distruggere le fonti di sussistenza della popolazione locale. Se le stime sono corrette, dal 22 aprile ad oggi in mare si sono riversati circa 2,5 milioni di galloni di greggio. Il tubo verticale collegato all'impianto di perforazione del pozzo adesso si trova sul fondo del mare e versa petrolio ad un ritmo di 210.000 galloni al giorno.
