Rinviato a martedì prossimo il varo del decreto legge sugli sfratti: lo ha riferito il ministro per le Politiche agricole Gianni Alemanno al termine del Consiglio dei ministri. «Tutto il Consiglio dei ministri - sottolinea Alemanno - ha convenuto sulla necessità di una norma legata a criteri selettivi sociali, accanto a disposizioni di tutela per i piccoli proprietari». Sarà anche esaminata la possibilità di dare una precisa destinazione ai 104 milioni di euro non spesi dai Comuni, destinati dalla legge 86/2005 per incentivi agli sfrattati. Si trattava di contributi nel limite del tetto di 6mila euro l’anno concessi al conduttore che avesse stipulato un nuovo contratto di locazione di almeno 18 mesi o di 5mila euro l’anno per chi avesse eletto il proprio domicilio presso terzi per almeno 18 mesi.


Ambiente
Nuovo passo avanti del Codice unico dell’ambiente. Dal Consiglio dei ministri è arrivato il secondo via libera al testo che ora torna alle camere per il secondo parere che dovrà arrivare entro 20 giorni. Poi il codice tornerà al Consiglio dei ministri per il varo definitivo. «Il codice unico dell’ambiente - sottolinea il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli - rappresenta una riforma attesa da molti anni e mette a disposizione dei cittadini e degli imprenditori un quadro normativo chiaro, semplice e facilmente applicabile». Il testo, spiega il ministro Matteoli, ha raccolto le 21 condizioni poste dalle commissioni parlamentari e ha recepito la maggior parte delle osservazioni fatte (in tutto erano 76).

Di parere nettamente opposto Roberto Della Seta, presidente di Legambiente, che giudica l'approvazione del decreto legislativo una via di mezzo fra la farsa e il colpo di mano. «É una farsa preoccupante - dice Della Seta - il fatto che una legge così importante, che dovrebbe regolare tutta la materia ambientale, diventi un decreto legislativo, senza alcun confronto né con le associazioni, né con le Regioni che non hanno potuto esprimere formalmente il parere, né in Parlamento, dove il testo è andato avanti a colpi di fiducia». Si tratta, secondo Della Seta, di una «pseudo riforma, che cancella norme avanzatissime» alla quale dovranno opporsi le Regioni, facendo ricorso alla Corte costituzionale.

Tra le novità introdotte nella procedura di valutazione di impatto ambientale il principio del silenzio-rifiuto e il rafforzamento della disciplina di informazione al pubblico. La delega riorganizza anche la valutazione ambientale strategica e l’autorizzazione ambientale integrata. Ridisegnato il sistema delle Autorità di bacino con l’individuazione di 7 distretti idrogeografici. Nel provvedimento anche il riconoscimento del ruolo delle province in materia di rifiuti. Il codice si occupa anche di difesa del suolo, lotta alla desertificazione, tutela delle acque dall’inquinamento, gestione delle risorse idriche, gestione dei rifiuti e bonifiche, tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera e danno ambientale.


Trasporto aereo
Arrivano sanzioni pecuniarie di rilievo, fino a 50mila euro, per le compagnie aeree che non forniscono adeguata assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco per overbooking, cancellazione del volo o ritardo prolungato (dalle due ore in poi). È stato, infatti, approvato definitivamente il decreto legislativo che sanziona disservizi e ritardi aerei. «Al di là degli
indennizzi ai passeggeri vittime dei disservizi - dice Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture - le sanzioni rappresentano un ulteriore passo in avanti per obbligare le compagnie aeree a operare con una doverosa attenzione riguardo ai diritti dei trasportati».
In particolare, per ingiustificato o negato imbarco, per la cancellazione del volo non comunicata tempestivamente, la sanzione può arrivare a 50mila euro. In caso di violazione delle norme riguardanti la gestione dei ritardi significativi (2 o più ore per tratte entro i 1.500 chilometri, 3 o più ore fra i 1.501 e i 3.500 chilometri e 4 o più ore per i voli superiori ai 3.501 chilometri), la multa inflitta può arrivare fino ai 10mila euro. In caso di mancata osservanza delle prescrizioni riguardanti le precedenze e l'assistenza alle persone con mobilità limitata o ai bambini non accompagnati, la sanzione prevista può toccare anche i 50mila euro. Comunque, il vettore che non informi i passeggeri in merito ai loro diritti rischia fino a 10mila euro di multa. Competenza
nell'accertamento delle violazioni e irrogazione delle sanzioni spetteranno all'Enac.
La normativa rende operativa la disciplina del regolamento comunitario n. 261/2004/Ce, entrato in vigore nel febbraio 2005, rafforzandone la deterrenza con l'introduzione di sanzioni significative ai danni delle compagnie aeree che non rispettino il dettato del regolamento stesso.