Misure urgenti per il reimpiego di lavoratori over 50 di imprese in crisi: il Consiglio dei ministri ha varato il decreto legge annunciato la scorsa settimana, che contiene anche la proroga dei contratti di solidarietà al 31 dicembre 2006.
Entro il 15 marzo saranno definiti gli accordi fra sindacati e imprese, entro il 31 marzo saranno autorizzati e diventeranno operativi. Il provvedimento prevede un sistema di protezione per i lavoratori over 50, con incentivi e disincentivi, che sarà attuato dal ministero del Lavoro con il supporto tecnico di Italia lavoro. Il decreto legge si applica a un tetto massimo di 3mila lavoratori.
La prima fase, di 3 anni per il Nord, di 4 per il Sud, prevede una sorta di tutoraggio da parte di Italia lavoro che aiuterà i lavoratori in mobilità a trovare un nuovo impiego, garantendo loro la possibilità di rientrare nel programma in caso perdano il lavoro per cause indipendenti dalla volontà. In base al disincentivo, invece, chi non accetta un lavoro in linea con le mansioni, il livello retributivo, entro 50 chilometri da casa, esce dal programma.
Per due anni sussiste un diritto di precedenza per i lavoratori espulsi dall’azienda, se vengono ripristinati i posti di lavoro. «Questo - spiega il ministro del Welfare Roberto Maroni - per evitare abusi o ricambi generazionali».
Per le imprese fallite o rientranti nella legge Prodi o in quella Marzano i costi sono interamente a carico dello Stato. All’accordo si sono dette già interessate aziende abruzzesi e sarde. In particolare, in Sardegna sono 1.300 i lavoratori interessati delle aziende Montefibre, Legler, Scaini e Cartiere Arbatax. «Non so se ci sarà Fiat - dice il ministro Maroni - tra le aziende che aderiscono al piano di reimpiego, dalle ultime affermazioni non mi pare sia interessata».
Nel decreto anche la proroga dei contratti di solidarietà al 31 dicembre 2006, che riguarda le imprese industriali, quelle artigiane, commerciali e di servizi, con una spesa di 35 milioni di euro.
Fra le altre misure il rifinanziamento del Fondo tagliato dalla Finanziaria per il 2006 che consente agli ispettori del lavoro l’utilizzo della propria macchina per effettuare le ispezioni. Ci sono anche misure sulla sicurezza delle dighe, la conservazione in bilancio di 10 milioni di euro per il completamento del Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee e una rimodulazione di alcune professionalità per l'Autorità garante della concorrenza e del mercato per le nuove competenze acquisite in materia di concorrenza bancaria, oltre a un incremento delle autorizzazioni di spesa per il ministero della Difesa.