Il referendum confermativo della devolution si svolgerà il 25 e il 26 giugno 2006. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei ministri. L'annuncio è stato dato al termine della riunione dal ministro della Difesa Antonio Martino. La riforma costituzionale varata dal Parlamento contiene norme sulla devolution e sul premierato forte.

Per il leader dell'Ulivo Romano Prodi la data non è l'ideale, ma va bene così. «Credo che fosse
abbastanza complicato - sottolinea Prodi - fissare una data diversa. Non è certo ideale perchè l'Italia è già con le scuole chiuse, c'è un periodo di vacanza, ma noi faremo ugualmente uno sforzo per andare in largo numero a votare. Si poteva fare anche il 18, ma non è che possiamo votare ogni settimana».

Il primo e unico precedente in materia nella storia della Repubblica è rappresentato dal referendum sull'approvazione della legge costituzionale 3/2001, che ha sancito la riforma della parte seconda del titolo V della Costituzione in tema di autonomie locali. Fino al 1970 non era possibile chiedere il referendum costituzionale per mancanza della legge applicativa. In questo caso il referendum rappresenta uno strumento di garanzia delle minoranze: proprio per questo non è pregiudiziale alla validità del referendum un quorum strumentale. La legge costituzionale, dunque, viene promulgata se i voti favorevoli superano quelli sfavorevoli.

Si ricorda che, in base all'articolo 138 della Costituzione, le leggi di revisione della Costituzione sono sottoposte a referendum popolare quando entro tre mesi dalla pubblicazione ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o 500mila elettori o cinque Consigli regionali.