È finito in tarda serata, cinque minuti prima della mezzanotte, il primo Consiglio dei ministri del Governo Prodi. Arriva il decreto legge che riordina le attribuzioni della Presidenza del Consiglio e di alcuni ministeri. Attualmente i ministeri sono 25, con una diversa articolazione rispetto al passato. In particolare c’è una nuova configurazione per il ministero dello Sviluppo economico, che somma le vecchie competenze del ministero delle Attività produttive con quelle del Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione del ministero dell’Economia e delle Finanze. Nasce, inoltre, il ministero della Solidarietà sociale, al quale sono attribuite funzioni in materia di politiche sociali e tutela delle fasce deboli ed emarginate, le competenze di politiche antidroga e quelle sui flussi di lavoratori extracomunitari.
Sono stati riorganizzati in autonomi ministeri i dicasteri delle Infrastrutture, dei Trasporti, Commercio internazionale, Istruzione, Università e ricerca. Nominati anche i 72 sottosegretari che hanno giurato questa mattina a Palazzo Chigi. La prima a firmare è stata Chiara Acciarini, neo sottosegretario alla Politiche per la famiglia.


Enrico Letta è stato nominato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con funzioni di Segretario del Consiglio stesso. A Massimo d’alema e a Francesco Rutelli sono state attribuite le funzioni di vicepresidente.
Ai ministri senza portafogli del Governo Prodi, 8 in tutto, sono stati conferiti gli incarichi: a Rosy Bindi le politiche per la famiglia, a Emma Bonino il commercio internazionale e le politiche europee, a Vannino Chiti i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, a Linda Lanzillotta gli affari regionali e le autonomie locali, a Giovanna Melandri le politiche giovanili e le attività sportive.

E, ancora, a Luigi Nicolais le riforme e l’innovazione nella Pubblica amministrazione, a Barbara Pollastrini i diritti e le pari opportunità, a Giulio Santagata l’attuazione del programma di Governo.
Al ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa è stata conferita la delega a rappresentare il Governo presso l’Ocse.
Carlo Malinconico è stato nominato da Romano Prodi segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri.