Via libera del Consiglio dei ministri al pacchetto energia, ma per ora niente superbollo. Le nuove norme sterilizzano a partire dal primo gennaio 2007 l'incidenza dell'Iva sulla fiscalità energetica «per evitare che lo Stato sia cointeressato all'aumento dei prezzi dei carburanti». Il disegno di legge delega consentirà di variare, con decreto del ministero dell'Economia di concerto con il ministero dello sviluppo economico, le aliquote delle accise sugli oli minerali in aumento o in diminuzione, in modo da compensare la conseguente incidenza dell'Iva. Le nuove regole, inoltre, «rafforzano la separazione societaria, organizzativa e decisonale tra le imprese che operano nelle attività del trasporto e della distribuzione di energia elettrica e gas naturale e dello stoccaggio di gas naturale». Prevista poi la definizione di «strumenti e accordi in ambito europeo per l'utilizzo condiviso tra più Stati membri di stoccaggi di gas naturale in sotterranei, dove le condizioni tecniche e infrastrutturali lo consentano e per il coordinamento dei piani di emergenza nazionali». Soddisfatto il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani che ha 'firmato' il pacchetto. «Mi fa piacere che questo sia il primo provvedimento che prendiamo come Consiglio dei ministri - ha sottolineato - perché contiene un'apertura a nuovi campi e a nuovi settori economici, come quelli del risparmio e dell'efficienza energetica. Da questa linea di intervento può venire un elemento di animazione dell'economia».
Brusca frenata, invece, sulle ipotesi circolate nei giorni scorsi di applicazione di un superbollo sui grandi fuoristrada (Suv). «Non ho mai parlato di superbolli, penalizzazioni o incentivi», ha chiarito il ministro. «Certamente con questo progetto di legge si è resa disponibile per questa materia una logica di disincentivazione degli alti consumi e di incentivazione del miglioramento delle emissioni ambientali». Mentre il responsabile dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha indicato che il superbollo dovrebbe essere previsto nel decreto legislativo applicativo «e non può riguardare solo i Suv, sarebbe assurdo prevedere un solo caso, va applicato anche alle auto di grossa cilindrata».

Riforma della giustizia, stop ai decreti Castelli. Ma non è stato solo il dossier energetico a tenere banco nella riunione di oggi. I ministri hanno dato il via libera a un disegno di legge che sospende la cosiddetta riforma Castelli sull'ordinamento giudiziario fino al marzo del 2007. Lo ha
annunciato il ministro della Giustizia Clemente Mastella lasciando Palazzo Chigi in una pausa dei lavori per consentire la partecipazione ai funerali di Alessandro Pibiri. «Il disegno di legge - assicura il Guardasigilli- avrà una corsia preferenziale in Parlamento».

Via libera al contratto dei medici. Il consiglio dei ministri di oggi, su proposta del responsabile per le Riforme e le Innovazioni, Luigi Nicolais, ha approvato l'ipotesi di contratto dell'area della
dirigenza medica e veterinaria relativa al II biennio economico 2004/2005 e l'ipotesi di contratto della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa sempre relativa al II biennio economico 2004/2005. Gli accordi in esame disciplinano il trattamento economico di tutti i dirigenti del ruolo sanitario, professionale, tecnico ed amministrativo, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, dipendenti dalle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale (circa 22.000 unità di personale) e di tutti i dirigenti medici, odontoiatri e veterinari, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, dipendenti dalle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale (circa 118.000 unità di personale).
Come per gli altri comparti di contrattazione, il complesso delle risorse finanziarie disponibili per il rinnovo del biennio contrattuale è costituito dagli stanziamenti previsti nella legge finanziaria per il 2004 (che ha previsto incrementi pari all'1,7% per l'anno 2004 e all'1,5% per il 2005 ed una quota aggiuntiva pari allo 0,2% per ciascuno dei due anni, destinato alla contrattazione integrativa, cui si aggiungono le risorse stanziate dalla legge finanziaria per il 2005 (che ha previsto risorse aggiuntive per un incremento pari allo 0,61%, ripartito in 0,43% nell'anno 2005 e 0,18% nell'anno 2006), e da ultimo, le ulteriori risorse che il Governo, in base al protocollo d'intesa del 27. maggio 2005, si è impegnato a stanziare nella legge finanziaria per l'anno 2006, pari ad un ulteriore 0,7%.