Dal secondo Consiglio dei ministri della XV legislatura arriva una direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri che chiede il massimo rigore nella spesa pubblica e un decreto salva Irap.
L’obiettivo del Governo con la direttiva sui conti pubblici, spiega il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, «è avvicinarsi il più possibile ai risultati di massimo rigore che la legge finanziaria per il 2006 consente».

Nei prossimi giorni si vedrà se saranno necessari ulteriori interventi. L’inquilino di via XX Settembre ha spiegato che il governo Berlusconi prometteva un deficit al 3,5%, poi a marzo, il Governo ha portato l’obiettivo al 3,8%, mentre le altre istituzioni che si sono pronunciate, come la Commissione europea, hanno parlato di 4,1 per cento. «Sembra che queste valutazioni - sottolinea Padoa Schioppa - siano il limite a cui si possa giungere applicando le misure della Finanziaria nella maniera più rigorosa possibile».

Intanto la due diligence sui conti pubblici è attesa per la prossima settimana, come annunciato dal ministro Padoa Schioppa. «Quando il Governo ha iniziato la sua attività - spiega il ministro dell’Economia - mi sono chiesto se si dovesse procedere, come fece il Governo Prodi nel '96, a un intervento correttivo sull'anno in corso attraverso un decreto legge, e questo fu fatto dall'allora ministro Ciampi. Ho concluso, in accordo con Prodi e col Governo, che probabilmente la cosa più opportuna era di non intervenire subito con un provvedimento legislativo, ma rafforzare al massimo l'efficacia del controllo attraverso azioni esecutive e procedere contemporaneamente a una analisi precisa, la due diligence, e solo sulla base dei risultati dell'analisi poi decidere i passi successivi». Sul fronte del rigore, intanto, sono sei le regioni che, come previsto dalla Finanziaria 2006, in una sorta di affiancamento obbligatorio, dovranno effettuare aumenti delle addizionali Irpef e Irap per far fronte allo sforamento della spesa sanitaria: Lazio, Liguria, Campania, Abruzzo, Molise e Sicilia.

In relazione al provvedimento taglia Irap Enrico Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha ricordato che «si tratta di un provvedimento per assicurare la regolarità dei versamenti in materia di Irap». Insomma, un «decreto di routine», come lo ha definito il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa, che ha il compito di bloccare la possibilità di ravvedimento operoso in attesa della sentenza della Corte di giustizia europea sulla compatibilità dell’imposta con la sesta direttiva sull’Iva. È in corso d’esame, dunque, ancora in sospeso, sottolinea Padoa Schioppa, una questione particolare che riguarda un aspetto dell’imposizione relativa ad alcuni beni del Demanio.