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25 ootobre 2006

Aliquota Irpef al 45% per i redditi superiori a 150mila euro

di Marco Mobili e Marco Rogari

Il pacchetto di nuovi sconti Irpef è pronto.A beneficiarne dovrebbero essere tutti i lavoratori dipendenti sotto i 38mila euro, i pensionati con un reddito inferiore ai 35mila euro, gli "autonomi" con meno di2931mila euroe i nuclei con coniuge e un figlio a carico non oltre i 40mila euro. Che dovrebbero salire a 41mila,o forse4243mila euro (comunque oltre i 40mila), per le famiglie più numerose. A "perfezionare" gli effetti della nuova curva Irpef sarà un emendamento che dovrebbe essere presentato nei prossimi giorni dal Governo o, più probabilmente, dal relatore della Finanziaria alla Camera. «Si tratterà comunque di piccoli aggiustamenti di carattere tecnico »,afferma il viceministro,Vincenzo Visco. Che poi sottolinea: «di troppe tasse si muore, l'ho detto anche la Consiglio dei ministri. Bisogna invece contenere la spesa».
Intanto l'Ulivo ha già depositato a Montecitorio un pacchetto di emendamenti, che prevede l'introduzione di un contributo di solidarietà del 2% sui redditi superiori ai 150mila euro,aggiungendo così di fatto all'aliquota Irpef del 43% quella del 45%: il gettito sarà utilizzato per rafforzare le detrazioni dei pensionati «over 75». Che dovrebbero diventare di 1.840 euro se il reddito non supera gli 8mila euro per scendere progressivamente fino a quota 1.338 euro per i redditi tra 15mila e 55mila euro. Un altro correttivo targato Ulivo (tra i 4mila arrivati alla commissione Bilancio) punta al posticipo (di 25 mesi) dell'aumento del 10% dei contributi previdenziali sui nuovi apprendisti artigiani. Per garantire le "coperture" è previsto anche un aumento della tassazione sui superalcolici. Che in origine era stato inserito nel decreto fiscale collegato alla manovra, ma poi accantonato.
Proprio sul decreto la fiducia si avvicina a grandi passi. Ieri sera, alla fine di una giornata che avrebbe dovuto consentire di evitare la blindatura grazie ad un'intesa annunciata nel corso di una mattutina Conferenza dei capigruppo di Montecitorio, maggioranza ed Esecutivo hanno preso atto dell'ostruzionismo dei partiti della Casa delle libertà, Lega (ma anche Forza Italia) in testa: in tutto il pomeriggio non è stato votato neppure un emendamento.Un atteggiamento criticato dal segretario dell'Udc,Lorenzo Cesa:«Un tipico esempio di infantilismo politico ». E così, già nella tarda serata di ieri a Palazzo Chigi,si è cominciato a lavorare ad un maxiemendamento. Che potrebbe essere presentato in Aula oggi o, al più tardi, domani. Il maxiemendamento dovrebbe ricalcare il testo trasmesso all'Aula dalle commissioni Finanze e Bilancio, ma con alcune "integrazioni", che dovrebbero riguardare le misure fiscali e quelle sull'Anas.
Già ieri il Governo ha formalizzato un minipacchetto di ritocchi. Primo fra tutti quello che fa scattare un nuovo giro di vite sul bollo per le due ruote inquinanti. Che sale, in misura fissa, a 26 euro e di un ulteriore euro per moto e motorini "euro 0". Un'altra modifica porta da 50 a 170 milioni lo stanziamento destinato alla riduzione dei premi Inail per l'autotrasporto. Saltano infine le norme sul "dragaggio" e arrivano nuove risorse per l'autotrasporto e le biblioteche dello Stato.



 

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