La manovra del 2007, considerati i 5,3 miliardi della sentenza sulla detraibilità Iva sulle auto e la loro copertura, sale a 40 miliardi di euro, dicono gli esperti di Montecitorio.
Ben più dei 34,7 miliardi finora indicati dal Governo.
In realtà, se si sommano gli effetti della Finanziaria appena presentata alla Camera, del decreto tributario che l'accompagna e della manovrina urgente del luglio scorso, l'intervento per l'anno prossimo aumenta ancora e raggiunge i 46 miliardi di euro. Si tratta di 90mila miliardi di vecchie lire: una replica, almeno in termini nominali (il Pil, nel frattempo, è raddoppiato), della famosa manovra con cui il Governo di Giuliano Amato trasse l'Italia dalle secche del '92.
Il "vero" disavanzo tendenziale del 2007, insomma, è pari al 4,6% del Pil. A ridurlo al 3,8%,livello da cui muove ulteriormente verso il basso grazie alla Finanziaria, è stata prima la manovrina d'estate, accreditata "a regime" di mezzo punto di Pil ai fini della correzione del saldo. Poi, c'è il decreto del viceministro Vincenzo Visco, da altri 0,3 punti. Sul residuo deficit del 3,8% opera l'effetto netto della Finanziaria, che dovrà piegarlo al 2,8% del prodotto, come previsto dal Dpef.
Da questo risulta che, a fine 2007,tutto sommato,a correggere il saldo saranno stati destinati quasi 27 miliardi mentre i restanti 19,necessari a raggiungere i 46 della manovra lorda, andranno a sostenere l'economia. Con lo scopo di ridurre l'impatto recessivo che la correzione del saldo inevitabilmente comporta e che il Governo ha, in verità, messo in conto sin dal suo insediamento stimandola in alcuni decimi di prodotto.
Nessuno stupore dunque per i dati del Servizio studi della Camera, frutto di un percorso diverso ma, secondo altri esperti, del tutto ragionevole.
Intanto anche il Servizio del bilancio di Montecitorio ha completato l'esame della Finanziaria.Innumerevoli i rilievi e le richieste di chiarimento. Come per le deduzioni Irap, con le quali si realizza il taglio del cuneo fiscale per le imprese.
Già all'articolo 3,nuove norme sull'Irpef dal gettito di 433 milioni nel 2007, 950 l'anno dopo, si rileva che la relazione tecnica non fornisce dati sufficienti per una verifica. «Problematicità »per gli studi di settore (revisione triennale, nuova analisi di coerenza, aumento da 5 a 7,5 milioni del limite massimo di applicabilità): il maggior gettito va da 3,3 miliardi 2007 a 4,9 nel 2009. Possibile sovrastima per il gettito di auto inquinanti e Suv. Aleatorio il recupero di base imponibile dalle norme su Ici e Irpef per gli immobili.
Anche i risparmi delle Amministrazioni causano problemi: 4,5 miliardi nel 2007, 5 nel 2009 sono resi indisponibili per spese per beni e servizi ma anche trasferimenti a famiglie, imprese, amministrazioni. Il dubbio è che la norma impatti su diritti di terzi e sia inoperante. A parte le variazioni, una novità, tra diverse Unità previsionali di base: si chiedono chiarimenti.