1 ottobre 2006 |
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La Cdl: «In piazza contro le tasse» |
«È una macelleria sociale.
Hanno scelto di colpire ceti medi e imprese». La Casa delle Libertà parte all’attacco della Finanziaria varata dal Governo e avverte: scenderemo in piazza a difendere i ceti medi contro questa sinistra classista. Unanimi i commenti negativi dei leader del centrodestra contro la manovra economica messa a punto dal ministro Tommaso Padoa-Schioppa: da Forza Italia, alla Lega, all’Udc di Casini e Cesa, ad Alleanza Nazionale fioccano proclami che preludono ad una opposizione dura e inflessibile, specialmente nelle regioni del Nord, dove più forte è il consenso per la Cdl. È il presidente di An Gianfranco Fini a rilanciare un centrodestra che torni a lottare in piazza e a manifestare contro «la stangata classista del governo Prodi». La proposta è stata già inoltrata agli altri leader della Casa delle Libertà: «Una grande manifestazione che si deve tenere al Nord perché al Nord più che altrove è emblematico l’attacco classista della Finanziaria». Fini in particolare ricorda quel manifesto di Rifondazione Comunista (“Anche i ricchi piangano”) che, secondo i leader del centrodestra, è diventato il sinonimo di una stangata che però, aggiunge il presidente di An, non è andata a colpire i redditi alti e molto alti, ma principalmente quelli medi, motore trainante dell’economia del Paese. Una misura che sa di vendetta sociale, attacca ancora una volta il centrodestra, e che ha avuto come principale obiettivo l’aumento delle aliquote e della pressione fiscale contro “i nemici di classe”, ossia, secondo il linguaggio del ventesimo secolo ormai trascorso, la borghesia e i padroni.Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
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