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1 ottobre 2006 |
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Arriva il ticket al pronto soccorsodi Nicoletta Cottone |
Ticket al pronto soccorso per le prestazioni non urgenti, divieto di vendita delle sostanze alcoliche ai minori di 18 anni, maggiore attenzione alla spesa pubblica, lotta dura alla malasanità: sono alcune delle novità in tema di sanità contenute nella manovra 2007 presentata dal Governo, che passa ora al vaglio del Parlamento prima del varo previsto per fine anno.
«Questa finanziaria - sottolinea il ministro della Salute Livia Turco - per la prima volta garantisce per tre anni finanziamenti che corrispondono al fabbisogno, aumenta le risorse per ammodernare le strutture e offre più servizi e prestazioni ai cittadini». Il ministro ha anche annunciato che presto sarà rivisto il sistema di compartecipazione della spesa, perché quello attuale è iniquo. Altra verifica riguarderà le esenzioni (attualmente 23 milioni), per verificare che effettivamente ne usufruiscano i soggetti indicati dalla normativa. La manovra per la sanitá è basata per un quarto sui ticket (700-750 milioni di euro) e per tre quarti sulla riduzione della spesa, di cui metá sará garantita da una gestione più efficiente di Asl e ospedali e l'altra metá da interventi di riduzione dei prezzi dei farmaci, dei dispositivi medici e delle tariffe dei laboratori di analisi.
Ticket. Per le visite specialistiche e per la diagnostica resta inalterato il tetto di 36,15 euro di ticket, ma si pagherà una quota fissa di 10 euro per ogni ricetta che potrà contenere al massimo 8 prestazioni. Restano esclusi dal provvedimento gli esenti. Al pronto soccorso sarà esteso in tutte le Regioni il pagamento delle prestazioni specialistiche e diagnostiche eseguite senza che vi sia urgenza, in caso non diano seguito a ricovero. Si pagheranno 23 euro per la visita medica e 18 euro in caso di accertamenti diagnostici. Anche qui gli esenti non saranno sottoposti al pagamento del ticket. Lo scopo è quello di restituire al servizio al suo scopo, cioè l'intervento sulle urgenze. «Si parla tanto dei ticket - dice il ministro Livia Turco - ma non sono la notizia vera di questa finanziaria», sottolineando che rappresentano meno di un centesimo dell'intera spesa sanitaria nazionale».
Alcolici. Scatta il divieto di vendita di sostanze alcoliche ai minorenni. Niente alcolici, poi, in vendita nelle aree di servizio autostradali con lo scopo di prevenire gli incidenti stradali e combattere la guida in stato di ubriachezza che oggi causa tante morti sulle strade.
Malasanità. Arrivano sanzioni più pesanti per combattere la malasanità: oltre alle sanzioni penali ordinarie, le truffe ai danni del Servizio sanitario nazionale costeranno ai farmacisti colpevoli la revoca dell’autorizzazione all’esercizio di farmacia. Per tutti gli operatori scatterà, invece, la risoluzione del contratto di lavoro o della convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Prevista la confisca delle apparecchiature sanitarie per chi esercita professioni sanitarie in modo abusivo.
Cure odontoiatriche. Saranno garantite più prestazioni odontoiatriche a carico del Servizio sanitario nazionale.
Risorse e investimenti. La Finanziaria, spiega il ministero della Salute, promette più risorse: la quota complessiva sale di 6 miliardi, a 101,3 miliardi di euro. A questo si aggiunge un altro miliardo per un fondo da utilizzare per le regioni in
difficoltà.Sul fronte degli investimenti 3 miliardi di euro in più sono destinati all’ammodernamento degli ospedali e all’apertura di nuovi servizi sanitari. Particolare attenzione andrà all’acquisto di apparecchiature di radiodiagnostica e radioterapia, con priorità per le regioni meridionali, al realizzo di strutture residenziali per malati terminali, a strutture per assistenza odontoiatrica, all’istituzione di nuove unità spinali nelle zone del Paese dove si registrano le maggiori carenze, all’incremento di screening oncologici e a iniziative per la salute della donna.
Ricerca. Aumentano i fondi per la ricerca medica e sanitaria: si sale a quota 349,5 milioni di euro, con 80 milioni in più rispetto al 2006.
Spesa pubblica. Cordoni della borsa più stretti sul fronte della spesa pubblica, con un risparmio di 3 miliardi di euro. Tra i principali interventi spicca la riduzione dei prezzi dei farmaci di fascia A, la riduzione dei prezzi di dispositivi medici (provette, siringhe, valvole cardiache) grazie ad aste pubbliche di acquisto a prezzi calmierati per prodotti di pari qualità. Riduzione anche per le tariffe dei laboratori di analisi, con una conseguente minore spesa per i cittadini.
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