10 ottobre 2006 |
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Intesa Governo-enti locali: scompare il tetto del 2,6% agli investimentidi Nicoletta Cottone |
Scende la tensione fra Governo ed Enti locali sulla Finanziaria per il 2007.
Nell'incontro di Palazzo Chigi è stata raggiunta un'intesa che soddisfa le autonomie. «Verrà tolto il tetto del 2.6 agli investimenti - spiega il ministro per i rapporti con il Parlamento Vannino Chiti - sarà possibile alleggerire i sacrifici che dovranno sostenere Comuni e Province di 600 milioni di euro. Inoltre il Governo ha proposto di costruire un fondo di 260 milioni di euro per aiutare i piccoli comuni».Per alleggerire il peso della Finanziaria per il 2007 sugli enti locali «basterebbe una piccola tassa sulle interviste»: con questa battuta che il premier Romano Prodi ha aperto l'incontro fra Governo ed Enti locali sulla manovra di fine anno. Nei giorni scorsi molti sindaci hanno, infatti, rilasciato interviste per protestare vivacemente contro i pesanti tagli ai Comuni operati dalla Finanziaria 2007.
Un incontro utile, dunque, secondo il presidente dell’Anci Leonardo Dominici, che cambia radicalmente la manovra nei confronti dei Comuni, per i quali l'ammontare della manovra si attesta intorno ai 2.106 milioni. Una nota dell'Anci considera un risultato importante l'eliminazione del tetto del 2,6% sul'indebitamento. «Limite che se applicato - spiegano all'Anci - avrebbe comportato una riduzione drastica degli investimenti, pari a circa il 35% rispetto all'anno precedente». Il tavolo ha anche stabilito che le norme contenute nella manovra relative al funzionamento degli organi e degli amministratori locali saranno esaminate congiuntamente con il ministro dell'Interno Amato.
«Consideriamo questo un risultato importante - dice Domenici - si è fatto un lavoro positivo. Come pure sulla questione delle norme ordinamentali. Si farà una selezione per vedere concretamente quali potranno essere stralciate, ma su questo c'è una disponibilità a collaborare con il ministro Amato e da parte del ministro Amato».
Dominici ha quantificato l'alleggerimento della manovra «che è di circa 600 milioni per quanto riguarda i comuni e le province. A questo si aggiunge un fondo del ministro degli Interni, Giuliano Amato, per i piccoli Comuni, di 260 milioni e uno scomputo dalla manovra che ci riguarda delle opere cofinanziate con fondi europei e con la legge obiettivo di circa 266 milioni». Lo «sconto» sarebbe, dunque, quantificabile in 1.026 milioni di euro.
Si tratterebbe di minori tagli per 500 milioni ai Comuni e per 100 milioni alle Province: la proposta è giunta dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, ai rappresentanti di Comuni, Province e Comunità montane riuniti a palazzo Chigi per
concordare alcune modifiche alla Finanziaria 2007. Padoa-Schioppa - secondo quanto si è appreso - sarebbe stato perentorio nella sua proposta: «prendere o lasciare» a Sindaci e Presidenti di Provincia.
Il Governo sarebbe, dunque, stato sorpreso della reazioni degli Enti locali, ma ha confermato la disponibilità ad accettare modifiche alla manovra da 34,7 miliardi di euro, a patto che i saldi rimangano invariati: resta, dunque, da vedere, nei fatti, come saranno applicate al disegno di legge sulla manovra le decisioni prese.
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