Il Governo corregge il Codice dell’ambiente: il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, il secondo decreto legislativo correttivo del Codice ambientale. Il provvedimento, che modifica la parte terza e quarta del Dlgs 152/2006, si occupa in particolare della disciplina delle acque e dei rifiuti.
Di particolare rilevanza sono la disciplina degli scarichi e l'intervento sulla nozione di rifiuto, che hanno anche lo scopo di risolvere le infrazioni comunitarie aperte nei confronti dell'Italia. Riscritte le definizioni in materia di rifiuti con l'introduzione delle nozioni di sottoprodotto e di materia prima secondaria più aderenti al dettato comunitario. Viene anche introdotta la nozione di prodotto recuperato. In questo modo, sottolinea Alfonso Pecoraro Scanio, la disciplina dei rifiuti viene resa aderente alle norme comunitarie che erano state disattese illegittimamente dal Codice ambientale. Le correzioni apportate al testo afforntano, fra le altre, i problemi riguardanti terre e rocce da scavo escluse nel Codice, dall'applicazione della disciplina rifiuti, accanto a quelle sullo "scarico diretto", per evitare la compromissione delle risorse idriche sotterranee. Nel provvedimento vengono anche recepite le osservazioni delle commissioni parlamentari e della Conferenza unificata espresse in sede di parere del primo provvedimento correttivo approvato ad agosto.
«Abbiamo avviato un'azione di manutenzione - dice il ministro dell’Ambiente - nei confronti delle parti più critiche del Codice ambientale, rispettando i tempi che ci eravamo dati, ma stiamo già lavorando all'intera riforma del testo. Ora intendo aprire una nuova fase di confronto con il Parlamento, la Conferenza Unificata, il mondo imprenditoriale e associativo».
Nel provvedimento, che passa ora al vaglio delle commissioni parlamentari e della Conferenza unificata, si delinea anche la ricostituzione del Comitato di vigilanza sulle risorse idriche e dell'Osservatorio nazionale dei rifiuti. Particolari disposizioni mirano al rilancio della raccolta differenziata.

nicoletta.cottone@ilsole24ore.com