Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, aspetta «tranquillo» il giudizio delle agenzie di rating sulla Finanziaria: «Troppe volte - ha affermato nella conferenza stampa di martedì 10 ottobre a Lussemburgo, in margine alla riunione Ecofin - ho visto le agenzie di rating essere le ultime a rendersi conto della situazione; per questo non do loro il rango di giudici ultimi, ma aspetto il loro giudizio con tranquillità».
Padoa-Schioppa ha detto di avere accolto «con molto piacere» i giudizi dell'Unione europea sulla legge Finanziaria. Il titolare del dicastero di via XX Settembre ha tenuto a sottolineare di avere «deliberatamente evitato di parlare» con il commissario Ue agli Affari economici e monetari Joaquin Almunia, da prima del Consiglio dei ministri che ha approvato la manovraa. «Non volevo fare opera di persuasione».
«Importante il sì della Ue». Anche sulla misura che dirotta all'Inps i fondi inoptati del Tfr, il ministro italiano ha detto che non si aspettava così presto un segnale positivo. «La Commissione Ue non ha sollevato questo problema perché ha capito meglio di altri finora la natura della manovra»: Padoa-Schioppa in particolare ha sottolineato spiega come sia stata bene interpretata la sua composizione: la prevalenza dal lato delle spese e del recupero dell'efficienza. Ancora con un occhio alle polemiche nazionali, ha pure sottolineato il primo giudizio favorevole sulla misura relativa al Tfr:
«Eravamo convinti della correttezza della misura, Eurostat la sta già esaminando e il giudizio è prossimo». Il commissario Ue per gli Affari economici sarà tra una decina di giorni in Italia, mentre i suoi tecnici sono già al lavoro a Roma per esaminare il testo della manovra. Con Almunia è stato affrontato anche il tema della riforma delle pensioni, ha detto sempre Padoa-Schioppa, che in conferenza stampa ha richiamato il memorandum firmato con i sindacati.
Cinque anni per la lotta all'evasione. «Il successo della lotta all'evasione si giudica a posteriori: non si tratta solo di uno sforzo nel recupero di efficienza dell'amministrazione, ma anche di norme che sono nella Finanziaria e possono essere quantificate. Ci diamo appuntamento tra un anno e vediamo quale è il risultato». Così il ministro dell'Economia ha spiegato la visione strategica del Governo sulla lotta all'evasione, sottolineando che si tratta «di una delle piaghe dell'Italia, molto più elevata che in altri Paesi. Ma penso che questa legislatura sia sufficiente perchè la piaga guarisca a livelli fisiologici, minimi: sono ottimista».
A Natale la manovra non cambierà. «Non vedo grandi interferenze tra politica monetaria e politica di bilancio» e «non ho l'impressione che sulle politiche di bilancio portate avanti dall'Italia il rialzo o meno di un quarto di punto dei tassi d'interesse da parte della Bce possa avere un'influenza».
A dicembre la Finanziaria sarà la stessa su cui ieri (lunedì 9 ottobre) il Commissario europeo per gli Affari economici Joaquin Almunia ha dato parere positivo, ha detto infine Padoa-Schioppa precisando che ci sono «tre momenti rilevanti» per la manovra, ossia adesso, quando il Governo deciderà le modifiche alla legge e quando la manovra verrà definitivamente approvata a dicembre. «Teoricamente si tratta di tre Finanziarie diverse, ma sarà la stessa legge, avrà gli stessi muri maestri» e i ritocchi riguarderanno «solo stucco e tramezzo».