Con gli imprenditori sul Tfr «non c'è nessun braccio di ferro e penso che la questione finirà presto e bene»: lo ha detto il Ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, nel corso di un'intervista a Corriere.

it. «Ci siamo parlati e chiariti - ha aggiunto - e penso si troverà una soluzione nei prossimi giorni anche perchè su altre cose il mondo delle imprese è pienamente soddisfatto». «Il cuneo - ha detto - è un formidabile vantaggio per il conto economico delle imprese e il trasferimento del Tfr non intacca quel vantaggio neanche un pò. Ho fatto una battuta, ma il ritiro di queste due misure non avverrà». Il Ministro, che oggi a Milano incontrerà gli imprenditori di Assolombarda e il Presidente della Regione Roberto Formigoni, si è detto convinto «che il Tfr contribuirà al decollo dei fondi pensione» e che «La Finanziaria passerà», auspicabilmente, senza ricorrere alla fiducia. Poi ha precisato che per ridurre gli sprechi della spesa pubblica «si può fare di più» ma ha anche ricordato che «la Finanziaria elimina in parte gli sprechi con più energia di quanto fatto in questi anni» e che «gli stessi ministri si sono ridotti gli emolumenti di ben il 30%».
Sul rispetto dei parametri europei considera che siano «importanti in sè, non perchè ce lo chiede l'Europa». E chiarisce: «Certamente è blindato il saldo. Dobbiamo raggiungere il 2,8% del Pil (per il deficit) mentre non è scolpito nel granito ogni singolo articolo, lì c'è spazio per cambiare». Quindi «sarà possibile fare modifiche in Parlamento ma è presto per dirlo. Ci sono 45 giorni alla Camera, già fra una o due settimane avremo una visione più chiara delle proposte di cambiamento e il Governo farà emendamenti suoi. Ma non sarà scritta un'altra finanziaria a novembre: rimarrà quella che è oggi e sarà migliorata».
Padoa-Schioppa valuta «legittime» le critiche di Bankitalia, poichè la stessa «è perfettamente attrezzata per fare un'analisi rigorosa della Finanziaria»; ma «nel giudicare che la manovra è basata di più sulle entrate si fa un confronto sul 2006 ed in questo caso è vero che c'è un aumento delle entrate. Ma il confronto va fatto sul 2007 come sarà e come sarebbe stato senza la manovra».
Il Ministro precisa di non sentirsi ostaggio di nessuno nel centrosinistra: «Non ho debiti verso nessuno, nè affiliazioni politiche di qualche genere. Ho deciso di impegnarmi in piena libertà». E ribadisce che la lotta all'evasione è «l'obiettivo cardine del Governo e già si vedono i primi frutti significativi». «In una legislatura - considera - si può fare molto e molto presto; già dal terzo anno, si potranno dare i frutti della lotta all'evasione ai contribuenti riducendo le aliquote». Per Padoa-Schioppa una borsa unica europea è «auspicabile».