13 novembre 2006 |
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Sì della Camera alla tracciabilità, salta il blocco dell'Irpef comunale |
La Camera ha approvato l'articolo 7 della manovra che dispone la «variazione dell'aliquota di compartecipazione dell' addizionale comunale dell' Irpef» e sblocca quindi il congelamento dell' addizionale stabilito a partire dal 2005. Salta il blocco dell' Irpef comunale e sale la soglia di possibile incremento per questa addizionale: passa da un massimo dello 0,5% ad uno dello 0,8%.
Viene anche stabilito che l' imposta dovrà essere pagata nel comune dove il contribuente risiede il primo gennaio dell' anno a cui si riferisce l' addizionale (prima era invece il 31 dicembre). Le addizionali comunali - viene poi stabilito - dovranno essere calcolare sul reddito dei dipendenti dal datore di lavoro, e trattenute in un massimo di 9 rate mensili a partire dal mese di marzo. Il saldo dell' imposta sarà invece fatto con le operazioni di conguaglio e versato in undici rate nell' anno d' imposta successivo. In caso di fine del rapporto la quota residua di addizionale è versata in un' unica soluzione.
Sì della Camera alla tracciabilità per i professionisti
Semaforo verde dall'Aula di Montecitorio alla tracciabilità dei pagamenti per i professionisti: avvocati, medici e architetti non potranno più accettare onorari in contanti per importi superiori ai 100 euro (a partire dal 2009). Lo prevede un emendamento del Governo alla Finanziaria.
Era costato un'ora di stop dei lavori della Camera e non ha portato a nessun risultato il tentativo di Unione e Cdl di raggiungere un accordo per un'ulteriore revisione della norma sulla tracciabilità dei pagamenti ai professionisti. Al termine di una pausa che doveva durare cinque minuti e poi si è prolungata, il relatore sulla Finanziaria, Michele Ventura, ha preso la parola in Aula affermando, in sostanza, che la Cdl non cerca un accordo ma vuole solo perdere tempo e, quindi, in questa situazione ha ritirato la sua proposta di revisione dell'emendamento, tornando alla versione originaria del Governo. Si tratta della misura prevista nel Dl Bersani-Visco che esclude il pagamento in contanti per le prestazioni dei professionisti, con limiti che vanno a scalare nel tempo: dai mille euro iniziali si passa a 500 dal 30 giugno 2008 e a 100 dal 30 giugno 2009.
La Rosa nel Pugno: «Fondi sulla ricerca o ci asterremo su tutto»
«Dato che non si riesce a sbloccare la questione della ricerca, ho chiesto a Dario Franceschini, di riunirci immediatamente e se non si risolve il problema dei tagli noi della Rnp ci asterremo su tutto in Aula. La ricerca non può essere trattata come una cenerentola, è una questione che fa parte della mission della Finanziaria». Lo ha detto il capogruppo della Rosa nel pugno Roberto Villetti. Per Villetti si tratta di un problema politico perchè «riguarda la mission della finanziaria». Il capogruppo Rnp precisa che «Emma Bonino aveva chiesto su questi temi un collegato entro il 15 novembre del quale non si è più saputo nulla».
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