3 novembre 2006 |
||
Statali, copertura a rischiodi Luigi Lazzi Gazzini e Giorgio Pogliotti |
Scatta il silenzio-assenso per l'entrata in vigore dei contratti pubblici. Diventano inoltre disponibili, per il 20062007, le somme stanziate dal 2008. Lo prevede un emendamento del Governo alla Finanziaria. Ma ai sindacati non basta e confermano lo sciopero generale per fine novembre.
L'emendamento stabilisce, per i contratti del biennio 20062007, l'«intera esigibilità » delle risorse stanziate dal primo comma dell'art. 58 della Finanziaria. Si tratta di 807 milioni per il 2007 che salgono a 2.193 milioni dal 2008. Dunque, 3 miliardi spendibili dal 1ڧennaio prossimo, mentre la Finanziaria ne graduava l'utilizzo per il 20082009.
C'è dell'altro.L'emendamento è firmato dal sottosegretario all'Economia Nicola Sartor. Ma il ministero della Funzione pubblica, che ne ha la paternità, ha precisato di aver concordato con il sindacato la norma che «non comporta oneri aggiuntivi al bilancio dello Stato». L'emendamento stabilisce che, decorsi 40 giorni dall'«ipotesi di accordo»,i contratti siano «efficaci».Un silenzio assenso che prescinde dall'esistenza di una corretta copertura finanziaria. Precisa infatti la norma: «In ogni caso, la procedura di certificazione dei contratti collettivi deve concludersi entro 40 giorni dall'ipotesi di accordo, decorsi i quali i contratti sono efficaci ». I termini, finora ordinatori, divengono perentori: non possono «in nessun caso essere interrotti o sospesi».
In pratica, la disposizione rende problematica la verifica contabile e la certificazione delle compatibilità finanziarie di un'ipotesi contrattuale e ne dispone la messa in pagamento una volta scoccato il 40ڠgiorno. Vano il tentativo di allungare la scadenza a 60 giorni, comunque pochi considerati gli organismi coinvolti: Ragioneria generale, Funzione pubblica, presidenza del Consiglio, Aran, Corte dei conti. Se quest'ultima non certifica, tocca ai Comitati di settore e al presidente del Consiglio.
Intanto, ieri mattina è stato annunciato l'avvio delle procedure per la proclamazione dello sciopero a fine novembre in tutti i comparti del pubblico impiego (sanità, Enti locali, Stato, enti pubblici non economici, agenzie fiscali, presidenza del Consiglio dei ministri) dai tre segretari generali della FpCgil Carlo Podda, della CislFp Rino Tarelli,della UilFpl Carlo Fiordaliso e della UilPa Salvatore Bosco. In serata, saputo della presentazione dell'emendamento annunciato da tempo dal Governo,i tre sindacati hanno ugualmente confermato lo sciopero generale: «L'emendamento rappresenta una buona notizia — spiega Podda —, ma aspettiamo che venga approvato per rinunciare allo sciopero. Potrebbero riemergere quelle resistenze che finora hanno bloccato la presentazione del testo concordato due settimane fa con il ministro Nicolais».Nel merito della vertenza per il biennio economico 20062007 del pubblico impiego, al tavolo negoziale rispetto all'offerta di un incremento del 4,7% (pari a circa 95 euro), i sindacati hanno chiesto un aumento del 5,03% (poco più di 100 euro).
Tra i comparti, la scuola è in subbuglio. È lunga lista delle rivendicazioni stilata dai sindacati: oltre al rinnovo del contratto, chiedono più posti per le immissioni in ruolo dei precari, la cancellazione della norma che prevede il superamento delle graduatorie permanenti per il precariato docente, giudicando «negative»le riduzioni di organici e di risorse introdotte nel comparto. I sindacati lamentano, inoltre, l'opposizione del ministero dell'Economia all'utilizzo di 150 milioni di euro specificatamente destinati al rinnovo contrattuale del personale docente.
Le Top News del Sole 24 ORE sul telefonino. | TOP al 48224 |
|
23 ottobre 2007
L'ostetrica potrà prescrivere esami diagnostici
23 ottobre 2007
Rinviato il pacchetto sicurezza con il giro di vite su criminalità e mafia
23 ottobre 2007
Via libera alla proroga degli sfratti
23 ottobre 2007
Visco: «Dall'evasione mancati introiti per 100 miliardi, 23 recuperati»