4 novembre 2006 |
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In cerca di 700 milioni per «chiudere» la Manovradi Marco Rogari |
Una dote da 500-700 milioni per chiudere le ultime partite aperte nella maggioranza sulla Finanziaria. A cominciare da quelle su enti locali, mantenimento degli impegni per i contratti nel pubblico impiego, riduzione dei tagli di spesa in alcuni ministeri, pacchetto sicurezza e precari. La caccia è scattata dopo l'ennesimo vertice di maggioranza di ieri mattina.L'Unione ha indicato anche la possibile copertura: riduzione delle risorse destinate a Sviluppo Italia e agli autotrasportatori. C'è anche chi ha parlato di una rimodulazione delle risorse per i rigassificatori. Il ministro Tommaso PadoaSchioppa non ha chiuso la porta. E, nel corso di due vertici ravvicinati con il premier Romano Prodi e il viceministro Vincenzo Visco, ha fatto il punto della situazione ribadendo però a chiare lettere che l'operazione va realizzata senza intaccare i «fondamenti» della manovra e senza cambiare di «un solo euro » i saldi. Intanto la commissione Bilancio della Camera ha proseguito lentamente l'esame della Finanziaria e in serata ha approvato l'emendamento del Governo sui tagli ai ministeri.
Iter lento
La commissione ha deciso di lavorare anche ieri notte ed oggi: il via libera in "referente" alla Finanziaria è atteso per questo pomeriggio. Scarsi i risultati di questo sforzo: l'esame dell'emendamento sull'Irpef è slittato a questa mattina e con esso quelli su Tfr e cuneo fiscale. La "fiducia" appare sempre più probabile: tre maxiemendamenti sarebbero già stati abbozzati.
Il nodo «coperture»
Sei le priorità della maggioranza: ricerca e università,sicurezza,apprendisti, precari, non autosufficienti, trasporto locale. Il Governo sta valutando varie ipotesi di copertura.Non è escluso che si ricorra agli utili Inail parcheggiati presso un fondo della tesoreria. Quanto al super bolloauto,Visco ha detto che non si tocca.
I tagli ai ministeri
Via libera della Commissione all'emendamento del Governo che stabilisce il taglio, attraverso accantonamenti, delle spese dei ministeri: a salvarsi sono solo Università, protezione civile e Aree depresse (Sud). Il contenimento delle uscite è quantificato per il 2007 in 4,5 miliardi di euro (pari a circail 14%delle spese).La Commissione ha dato l'ok anche a un emendamento di Roberto Villetti (Rnp) che esclude la possibilità di variazioni compensative tra capitoli appartenenti a diverse unità previsionali di base. «Questa modifica —ha detto il relatore Michele Ventura (Ulivo) — non elimina la flessibilità ma obbliga i ministri a dare informazioni più puntuali fin dall'inizio». Disco verde anche ad un emendamento del relatore, con cui si prevede un decreto entro il 31 marzo del ministro dell'Economia che facendo salvi gli effetti finanziari consente variazioni interne agli accantonamenti: le commissioni parlamentari dovranno esprimere il loro parere.
Enti locali e «statali»
Completato il capitolo enti locali: approvato un emendamento del Governo che stanzia maggiori risorse per circa 200 milioni di euro ai comuni sotto i 5mila abitanti. "Sì" a due correttivi della maggioranza: uno che premia i piccoli comuni che si associano, l'altro che consente di utilizzare fino al 35% degli introiti per concessioni edilizie in spese correnti. Sale lasoglia di indebitamento: aumento dell'entità massima della spesa per interessi dal 12% al 15%. Sul nodo "statali", il ministro Nicolais ha incontrato Prodi e Padoa Schioppa e ha ribadito: sarà confermato il tetto di 40 giorni per l'esigibilità dei contratti. Tetto che la maggioranza potrebbe alzare a 60 giorni. Restano dubbi sulla copertura.
Radio e Tv locali
Con un voto trasversale si salvano dalla scure dei tagli le radio e Tv locali per un ammontare di 13,6 milioni per il 2007, 15 per il 2008 e 14,5 per il 2009.
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