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4 novembre 2006

Ostruzionismo sull'emendamento che stanzia 14 milioni per gli italiani all'estero

di Nicoletta Cottone

Notte di ostruzionismo in commissione Bilancio alla Camera sull’emendamento alla Finanziaria che stanzia 14 milioni di euro l’anno per gli italiani all’estero.
Il cosiddetto emendamento “Pallaro”, presentato dal relatore Michele Ventura, stanzia 14 milioni all'anno per il prossimo triennio in favore degli italiani all'estero, in particolare per la ristrutturazione delle reti consolari, e degli imprenditori italiani che operano all'estero.
«La protesta - spiega Maurizio Turco, deputato della Rosa nel pugno, segretario della Commissione affari costituzionali - è stata giustificata con il fatto che due giorni fa, in un'intervista a Repubblica, il senatore Pallaro aveva dichiarato che non avrebbe votato la Finanziaria se non ci fosse stato uno stanziamento di 14 milioni per gli italiani all'estero. L'intervista, abbinata all'emendamento, è diventata una miscela esplosiva, al punto che l'opposizione ha parlato di voto di scambio». L' accusa, per niente velata, rivolta al Governo è quella di voler comprare il voto del senatore che vive a Buenos Aires. «È la prima volta - dice il leader di An Gianfranco Fini - che il Governo compra in modo trasparente il voto di un senatore. Dico questo - aggiunge - non perché i nostri connazionali non meritano di essere sostenuti, ma questo è un modo spudorato». Alle accuse replica pesantemente il relatore della Finanziaria Michele Ventura, capogruppo dell'Ulivo in commissione Bilancio. «L'opposizione pregiudiziale della Cdl - dice Ventura - danneggia gli italiani all'estero. Se capiamo bene le parole di Fini, i nostri connazionali all'estero meritano di essere sostenuti. Però se con la Finanziaria si decide di farlo, la maggioranza compra scandalosamente un senatore. Ci dica Fini, e con lui tutti i colleghi che la notte scorsa si sono distinti in una gara a chi lanciava l'accusa più grossa, come risolvere questo rebus. Siamo pronti ad ascoltare. O forse - conclude l'esponente dei Ds - non è questa la più chiara dimostrazione della pregiudiziale e preconcetta opposizione della Cdl, il cui ostruzionismo rischia di colpire alla cieca tanti italiani».


Un dibattito lungo e burrascoso che è proseguito a oltranza nella notte fino alle 8 di questa mattina, quando l’ufficio di presidenza della commissione Bilancio ha deciso di aggiornare la seduta alle 13, per votare il mandato al relatore entro il termine delle ore 18. Alla ripresa dei lavori dovrebbero essere esaminati e votati una ventina di emendamenti di maggioranza, che potrebbero essere accorpati in un unico emendamento del relatore. Dopodiché si passerebbe alle dichiarazioni di voto, e al voto per conferire il mandato al relatore a riferire all'Aula. Saranno anche esaminati i 74 emendamenti presentati nella notte dal Governo, che si aggiungono ai circa 70 già depositati dall’Esecutivo e dal relatore. «Non ho capito - dice Massimo Garavaglia della Lega Nord - se siamo di fronte a dilettanti allo sbaraglio oppure a dei provocatori, ma io propenderei per la seconda ipotesi».
La Casa delle libertà ha preannunciato battaglia perché indignata per il comportamento dell'Esecutivo. «Non si era mai visto un numero così alto di emendamenti del Governo», hanno detto i rappresentanti della Cdl in una conferenza stampa.

Invia una emailnicoletta.cottone@ilsole24ore.com



 

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