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7 novembre 2006

Manovra in aula alla Camera: alta tensione sui tagli e pioggia di emendamenti

di Nicoletta Cottone

La Finanziaria è sbarcata da questa mattina in aula alla Camera, dove terrà banco fino al 19 novembre, con sedute anche notturne. Resta l’incognita della fiducia, che aleggia sulla manovra di fine anno e c’è alta tensione nella compagine governativa per la protesta del ministro della Salute Livia Turco, che ha annullato i suoi impegni per cercare di arginare i 90 milioni di euro di tagli previsti dalla Finanziaria. Tagli, come spiega il portavoce del ministro, «contro i quali da parte del ministro c'é ferma opposizione». Proteste anche dal ministro delle Politiche europee Emma Bonino per l’annunciato taglio del 12,7% ai fondi del ministero e dell’Ice che «metterà a rischio la internazionalizzazione delle Pmi italiane».
La discussione generale è iniziata con l’illustrazione del provvedimento da parte del relatore Michele Ventura (Ulivo) e proseguirà con gli interventi dei 27 deputati che si sono iscritti a parlare. Intanto è pioggia di emendamenti sul provvedimento, con il relatore Ventura che annuncia di averne contati oltre 4mila. Ventura ha anche sottolineato che si cercherà di ridurre le proposte di modifica della maggioranza, che si è già impegnata a ritirare gli emendamenti non concordati con il Governo e ha chiesto all'Esecutivo di fare altrettanto.
Intanto la Giunta regionale della Valle d’Aosta ha chiesto ai parlamentari della Regione di presentare 46 emendamenti alla Finanziaria «a tutela delle specificità dell'ordinamento autonomistico valdostano». Gli emendamenti, che sono stati anche illustrati al ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa, riguardano, fre le altre, materie di potestà esclusiva regionale (per le quali si chiede inserimento nel testo la frase: «previa intesa da raggiungersi in sede di Conferenza Unificata»), le modalità di esercizio delle funzioni catastali conferite agli enti locali, gli interventi di riduzione del cuneo e gli incentivi all'occupazione femminile nelle aree svantaggiate. In materia fiscale, la Regione propone la differenziazione, «come fa la disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato alla ricerca e sviluppo, tra attività di ricerca e sviluppo
competitivo, attribuendo alla prima una maggior premialità, in considerazione dei più elevati elementi di rischio che la caratterizzano, nonché della maggiore distanza dal mercato che la rende meno suscettibile di alterare la concorrenza».
La Regione chiede anche chiatrimenti in ordine al Patto di stabilità, al divieto temporaneo di istituire nuove facoltà e corsi di studio, sul contenimento della spesa pubblica, sull' innovazione industriale, sulla società dell' informazione, sulla prosecuzione degli interventi nelle zone colpite dall' alluvione del 2000, sull'adempimento degli obblighi comunitari, sull' aumento del finanziamento del Fondo nazionale per la montagna, sul finanziamento del servizio antincendio negli aeroporti.

Invia una emailnicoletta.cottone@ilsole24ore.com



 

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