16 novembre 2006 |
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Probabile il ricorso alla fiduciadi Nicoletta Cottone |
Il decreto legge fiscale è approdato in aula senza modifiche e si avvia a ricevere la probabile blindatura del voto di fiducia. Le commissioni Bilancio e Finanze, lavorando fino a notte inoltrata, hanno respinto gli emendamenti dell’opposizione e approvato circa 25 ordini del giorno che impegnano il Governo a recepire alcune modifiche nel testo della Finanziaria per il 2007. Intanto l’aula di Palazzo Madama ha respinto la questione pregiudiziale di costituzionalità presentata dalla Casa delle libertà al decreto fiscale (160 no e 154 sì) e la richiesta di sospensiva di due settimane dell'esame del decreto legge fiscale collegato alla Finanziaria, presentata dal senatore di Forza Italia Andrea Pastore (161 no e 154 sì). Bagarre in aula sui senatori a vita: dopo il voto sulle pregiudiziali al decreto fiscale, dai banchi della Cdl sono partite urla e grida contro i senatori a vita presenti nell'emiciclo: Ciampi, Cossiga, Colombo, Levi Montalcini e Scalfaro.Il presidente del Senato Franco Marini ha precisato che «sono senatori come tutti gli altri e hanno diritto e libertà di voto». La discussione generale del provvedimento è stata rinviata a martedì 21 novembre.
Il senatore Natale Ripamonti dei Verdi giudica «molto probabile» il ricorso al voto di fiducia da parte del Governo, mentre il presidente dei senatori dell'Ulivo Anna Finocchiaro la ritiene una scelta non «scontata». Lo scopo della blindatura sarebbe quello di accelerare i tempi ed evitare il passaggio alla Camera per una terza lettura del provvedimento: potrebbero, infatti, mancare i tempi tecnici utili per la conversione, visto che il decreto scade il prossimo 3 dicembre. «Solo se la Cdl presenterà un numero spropositato di emendamenti - spiega Giovanni Russo Spena, capogruppo al Senato di Rifondazione comunista - o procederà con un atteggiamento di duro ostruzionismo si potrebbe rendere necessario un intervento del genere, per questione di tempi. A dire il vero i precedenti alla Camera con la Finanziaria non sono buoni, ma qui al Senato si é registrato, almeno fino ad ora, un clima diverso».
Il termine per la presentazione degli emendamenti in aula al decreto scade questa sera, giovedì 16 novembre, alle ore 19. Renato Schifani, presidente dei senatori di Forza Italia, ha già annunciato la presentazione di circa un centinaio di emendamenti della Casa della libertà.
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