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13 novembre 2006

Fmi: la manovra rispetta gli impegni Ue, non modificatela

La Finanziaria del Governo italiano «rispetta gli impegni sul saldo presi con l'Unione europea» quindi «invitiamo il Parlamento ad approvarla così com’è in modo che quest'obbligo venga rispettato».
Il Fondo monetario internazionale dà così, con un appello al Parlamento italiano, il suo via libera alla legge di bilancio. Al termine di una lunga missione nel Paese in cui il capo della delegazione Alessandro Leipold assieme ai suoi esperti ha incontrato tutte le principali istituzioni del Paese, l'organismo di Washington non lesina un verdetto positivo, con qualche "ma". «Nel complesso pensiamo che il deficit potrà scendere sotto il 3% nel 2007» ha affermato l'economista che ha anche previsto per la crescita un aumento del Pil all'1,75% quest'anno e dell'1,5% il prossimo.«Rispetto all'anno scorso - ha detto Leipold in conferenza stampa a Roma - sono più ottimista. C'è una ripresa in atto che ha una buona ampiezza e interessa vari settori».
L'Italia però soffre di «un'intossicazione da spesa». «Nel 2006», ha notato l'economista «per la prima volta il rapporto tra spesa e Pil ha superato il 40% e si è attestato al 42%. La crescita della spesa prosegue ininterrotta da 6 anni. E negli ultimi 25 anni solo in quattro anni si è assistito a una riduzione: 1984, 1995, 1998 e 2000». Quindi è il momento di premere l'acceleratore sulle riforme e per questo il Paese deve sfruttare l'attuale ripresa. Nota critica è stata espressa dal Fmi sulla riforma del Tfr che non è un'operazione di risanamento strutturale. «È un prestito a fronte di obbligazioni future e come tale non è vero risanamento» ha spiegato Leipold.
Assieme all'economista del Fondo, il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa ha ribadito che «le mura portanti» della Finanziaria restano intatte. Muri maestri, ha spiegato il ministro, rappresentanti appunto dalle «cifre macro economiche contenute del Dpef e confermate in Finanziaria».
Intanto stamane la Camera ha approvato lo sblocco dell'addizionale comunale sull'Irpef, congelata dal 2005. Sale anche la soglia di possibile incremento che passa da un massimo dello 0,5% allo 0,8 per cento. Una richiesta di stralcio dell'opposizione è stata respinta perché l'articolo contribuisce per 500 milioni alla copertura complessiva della manovra. Si continua anche a discutere sulla tassa si soggiorno a cui verranno questa sera presentate alcune modifiche. «Stiamo cercando di definirla e di capire come allargare la base» ha spiegato il capogruppo dell'Italia dei Valori, Massimo Donadi.
Infine dopo il superbollo auto, è in arrivo una nuova mini-stangata per i proprietari di due o quattro ruote. In un emendamento alla Finanziaria, il Governo ha infatti rivisto al rialzo le tariffe applicabili per le operazioni in materia di motorizzazione: si tratta delle immatricolazioni, revisioni, collaudo, e anche le operazioni relative alla patente di guida (rilascio, duplicati, revisione, e così via).



 

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