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15 dicembre 2006

Padoa Schioppa: «La Finanziaria combatte un debito pubblico esorbitante»

Il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa interviene in aula al Senato per la replica alla discussione generale sulla Finanziaria e chiede la fiducia sulla manovra, con lo scopo di risanare i conti. Fiducia nell'energia del Paese. «Prendo la parola in quest'aula - dice il ministro dell'Economia - per invitare il Senato ad approvare la legge finanziaria e il bilancio che il Governo presenta e su cui chiede che gli sia rinnovata la fiducia». La Finanziaria, secodo Padoa Schioppa - «attua un contenimento della spesa corrente senza precedenti nel passato. Frena il treno in corsa con strumenti permanenti e non con palliativi da escogitare ogni anno».

Il ministro ha sottolineato che l'Italia ha accumulato negli anni un debito pubblico esorbitante di 1.600 miliardi di euro, che costa 70 miliardi di interessi l'anno. È grave, secondo Padoa Schioppa, l'azzeramento dell'avanzo primario perpetrato dal precedente Governo. Il ministro definisce l'accumulo eccessivo di indebitamento «miopia, egoismo, sacrificio del benessere di domani a quello di oggi, espropriazione dei figli e dei nipoti, é peggio della condotta della cicala che nella favola non accumula debiti ma si limita a consumare l'esistente».

La Finanziaria «che state per approvare - dice il ministro dell'Economia - raggiunge l'obiettivo di risanare i conti evitando il collasso finanziario», ha avuto un iter travagliato, ma «mai così trasparente e partecipato». La sensazione di «affanno e incertezza» con cui si è elaborata la Finanziaria non corrisponde alla realtà, ma se si è avvertito ciò «occorrerà porre rimedio attraverso un miglioramento delle procedure affinché il percorso sia quanto più possibile lineare».

La Finanziaria 2007, comunque, dice il ministro, attua «un contenimento della spesa che ha pochi precedenti rispetto al passato». Sui temi specifici il ministro ha sottolineato, per esempio, che la norma sul trasferimento del Tfr, contenuta in Finanziaria, «non toglie assolutamente nulla alle imprese e ai lavoratori». In più momenti il ministro ha pensato che si attuasse il rischio del pescatore di Ernest Hemingway di giungere a riva con la sola lisca del pesce faticosamente arpionato. Insomma, come il vecchio pescatore Santiago de «Il vecchio e il mare».

«Alcuni in questi giorni hanno contestato il traguardo stabilito dicendo che l'aumento del gettito delle entrate é ormai strutturale: non é vero. Le stime sono state costantemente aggiornate dal ministero e la finanziaria tiene conto di tutto il gettito 2006. Non c'é alcun tesoro nascosto da spendere, almeno per ora». Il continuo flusso di notizie «ha dato l'impressione, quanto mai lontana dalla realtà, di affanno, confusione e incertezza. Me ne dolgo e me ne scuso con i cittadini a nome del Governo». Nella Finanziaria, comunque, dice Padoa Schioppa, «ci sono le premesse per costruire il domani». È il giorno della verità per la Finanziaria: dopo le dichiarazioni di voto è iniziata, in un clima da stadio, la chiama nominale per il voto di fiducia.



 

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