Per le auto concesse in uso promiscuo al dipendente il sostituto d’imposta dovrà effettuare la ritenuta d’acconto nella misura del 30%, invece che del 50 per cento. L’Agenzia delle entrate ha ufficializzato, con la circolare n. 21/E, quanto già anticipato dal comunicato stampa del viceministro Vincenzo Visco del 21 marzo 2007 sulla tassazione dell’auto in uso ai dipendenti. La percentuale del 30% si applica all’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15mila chilometri, calcolato in base al costo chilometrico di esercizio predisposte dall’Aci. Le stesse considerazioni, tenuto conto dell’unificazione della base imponibile previdenziale e di quella fiscale operata dal Dlgs 314/1997, si applicano nei confronti della determinazione dell’imponibile previdenziale: il sostituto d’imposta calcolerà la base imponibile previdenziale del fringe benefit relativo all’utilizzo promiscuo del veicolo, calcolando il coefficiente del 30 per cento. In relazione al definitivo trattamento del reddito di lavoro dipendente, anche nel periodo d’imposta in corso si applicherà la normativa più favorevole ai lavoratori che hanno usato l’auto in fringe benefit.
Indietro tutta dell’Agenzia delle entrate, dunque, rispetto a quanto illustrato con la circolare n. 1/E del 2007. Visto che molte aziende, come segnalato anche al Sole 24 Ore.com da molti lettori, non hanno tenuto conto delle anticipazioni fornite dal comunicato stampa, le maggiori ritenute eventualmente effettuate nei primi mesi del 2007, calcolate applicando il coefficiente del 50%, possono essere recuperate nel 2007 o, qualora questo comporti difficoltà per il sostituto d’imposta, nel conguaglio di fine anno. La circolare chiarisce che per anche i soggetti cessati nel 2007 prima della pubblicazione della circolare, il conguaglio deve essere effettuato utilizzando il coeffiente del 30 per cento. L’Agenzia precisa, inoltre, che nelle annotazioni al Cud dovranno essere riportati in modo distinto il valore del reddito in natura riferito all’utilizzo promiscuo del veicolo e le modalità di valorizzazione.