La parola d’ordine è lotta al sommerso, per sconfiggere le morti bianche e prevenire gli infortuni sul lavoro. Il Consiglio dei ministri ha varato il disegno di legge delega per l'emanazione del nuovo Testo unico sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il provvedimento, predisposto dai ministri del Lavoro e della Salute, vuole essere una pietra miliare per contrastare il tragico bilancio di oltre mille morti all'anno: una nota del ministreo della Salute segnala che nel 2006 i casi di morte sul lavoro sono stati 1250, su un totale di un milione di infortuni e che nei primi 2 mesi del 2007 si sono verificati 144 infortuni mortali e 132.972 infortuni. La sicurezza sul lavoro sarà insegnata già sui banchi di scuola con programmi scolastici e universitari tesi a sensibilizzare e a informare i giovani.
Fra le novità del provvedimento, che interessa tutti i settori e tutti i lavoratori, indipendentemente dalla qualificazione del rapporto di lavoro, la lotta al sommerso e al lavoro irregolare, che sono tra le principali cause degli incidenti e degli infortuni, proprio perché è proprio lì che le condizioni di salute dei lavoratori sono spesso poco tutelate o del tutto ignorate.
«È una riforma di civiltà - sottolinea il ministro della Salute Livia Turco - che punta a garantire che si possa lavorare senza morire e in salute in qualsiasi realtà lavorativa. Per questo oltre al lavoro subordinato, sarà finalmente tutelato con specifiche misure anche il lavoro flessibile e autonomo. Particolare attenzione viene riservata ad alcune categorie di lavoratori come i giovani, gli extracomunitari, i lavoratori avviati con i cosiddetti contratti interinali, e per alcune lavorazioni in relazione alla loro pericolosità, come ad esempio quelle svolte nei cantieri».
Il provvedimento impone responsabilità alle aziende che ricorrono a sub appalti, introducendo norme che riconducono la responsabilità della sicurezza, e quindi degli eventuali infortuni, all’azienda appaltante e non più solo a quella sub appaltatrice. «Un aspetto significativo - dice il ministro Turco - perché ben l’85% degli infortuni con esito mortale avviene proprio nell’ambito dei sub appalti dove le attuali leggi non sempre riescono a risalire alle effettive responsabilità».
Le disposizioni prevedono anche un meccanismo premiale per le imprese virtuose, che sapranno ridurre in modo consistente gli infortuni nelle proprie attività: una normativa ad hoc individuerà forme e incentivi, come, per esempio, la priorità nell’assegnazione di appalti. «L'intento del Governo - spiega Antonio Montagnino, sotosegretario al Lavoro - è quello di predisporre una legislazione applicabile e moderna che, insieme a una nuova cultura dela sicurezza, possa creare le condizioni indispensabili per un lavoro regolare e di qualità. Non ci rassegnamo all'idea che gli incidenti siano una fatalità». Sono previste saznioni rigorose, un coordinamento nella vigilanza e una campagna di informazione e di formazione.
Sono anche previste misure di semplificazione in particolare per le piccole e per le medie imprese e sarà previsto il miglioramento del collegamento delle reti informatiche di enti e istituzioni.
Valorizzato, poi, il ruolo della bilateralità tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali nella definizione degli aspetti organizzativi e in materia di piani per la sicurezza, anche come supporto ai datori di lavoro per l’adempimento degli obblighi di sicurezza per il miglioramento delle tutele negli ambienti di lavoro. Un ruolo fondamentale sarà affidato alla formazione come strumento di prevenzione e di tutela.
nicoletta.cottone@ilsole24ore.com