Via libera del Senato in sede deliberante al disegno di legge di modifica del decreto legge contro la violenza negli stadi che ha avuto ieri il via libera definitivo dell'aula di Palazzo Madama. Il sì al provvedimento correttivo, che ora passa all’esame della Camera, è arrivato all’unanimità dalle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia, approvato in sede deliberante. La corsia preferenziale sulla quale ha viaggiato il provvedimento è frutto di una mediazione fra maggioranza e opposizione che ha consentito ieri l’approvazione del decreto legge, nonostante le perplessità rispetto ad alcune modifiche introdotte alla Camera.
Il correttivo, firmato da tutti i capogruppo in commissione, è in tre articoli e ha lo scopo di rimuovere ogni possibile disparità di trattamento nel caso di lesioni personali aggravate ai danni di pubblici ufficiali impegnati in servizi di ordine pubblico e di precisare, come obbligo e non come facoltà, l’impegno di adeguare gli impianti sportivi alle norme di sicurezza, riferito alle società utilizzatrici. In particolare il primo articolo prevede che nelle ipotesi di lesioni personali cagionate a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico le lesioni gravi siano puntite con la reclusione da 4 a 10 anni, mentre per le lesioni gravissime con la reclusione da 8 a 16 anni. Il secondo articolo, invece, prevede che all'adeguamento degli impianti debbano provevdere le società utilizzatrici. In caso di necessità di titoli abilitativi l'amministrazione competente al rilascio del titolo provvede entro 48 ore dall'istanza o convoca entro lo stesso termine una conferenza di servizi che si deve pronunciare nelle successive 24 ore: in difetto l'istanza di rilascio del titolo abilitativo si intende accolta. «Il disegno di legge - spiega il relatore per la commissione Affari costituzionali del Senato Giannicola Sinisi - riprende le indicazioni del Senato: supera i dubbi costituzionali sulle lesioni ai danni dei pubblici ufficiali e precisa una norma sull’adeguamento degli impianti che ha ingessato il sistema».