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Agli studi di settore ora basta il minimo

di Marco Mobili e Salvatore Padula

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2 luglio 2007

I casi pratici

È uno sconto su misura. Legato alle caratteristiche del contribuente e al " suo" studio di settore, senza alchimie statistiche o matematiche che riducano in modo generalizzato il livello di ricavi considerati congrui. Per avventurarsi in una (difficile) quantificazione, si può dire che grazie alla possibilità di adeguamento ai ricavi minimi risultantidall'applicazione degli indicatori di normalità economica, la forchetta del risparmio per i contribuenti varia, mediamente, tra il 10 e il 50%, rispetto ai risultati di Gerico, il software degli studi di settore. Ma non sono rari i casi in cui il beneficio sarà minimo o, al contrario, raddoppierà fino ad annullare gli incrementi dei ricavi previsti con l'applicazione dei nuovi indicatori. Tanto che, secondo stime attendibili, il 10% di 1,5 milioni di contribuenti che con gli indicatori non avrebbe raggiunto la congruità ora si trova con le carte in regola, e di fatto uno sconto del 100 per cento.
A conti fatti, questo è il sistema che il Fisco ha messo sul piatto per chiudere con le associazioni di categoria la partita degli studi di settore 2007. Con un meccanismo che,secondo l'amministrazione, offre assolute garanzie di equità. Il ricavo minimo — vale a dire il livello al quale sarà possibile l'adeguemento aglistudi — è in grado di cogliere statisticamente al 99,9% i ricavi corretti di un'impresa o di un lavoratore autonomo. Chi si colloca al di sotto è palesemente "fuori regola".
Inoltre, tutto ciò consente di graduare i benefici:lo sconto offerto dal Fisco grazie all'adeguamento ai valori minimi è di fatto più consistente dove l'intervallo tra ricavi minimi e puntuali è più ampio. In pratica, l'amministrazione riconosce che dove la "precisione" dello studio di settore è inferiore (dove è più ampio l'intervallo tra ricavi minimi e puntuali, appunto) è necessario garantire ai contribuenti vantaggi maggiori. Vantaggi che si riducono più gli studi sono attendibili, cioè quando l'intervallo tra ricavo minimo e puntuale tende a ridursi. Se al contrario — fanno notare dall'amministrazione — si fosse scelta una misura di riduzione generalizzata e non un sistema "ad personam" come l'adeguamento al minimo si sarebbero generate pericolose ingiustizie.
Gli esempi pubblicati a fianco mostrano bene gli effetti dell'intervento:si prenda il caso dell'elettricista che adeguandosi ai ricavi minimi con gli indicatori di normalità può beneficiare di una riduzione dell'11% rispetto a quanto preteso da Gerico 2007.
Ma attenzione: al collega idraulico, proprio perché il divario tra ricavi minimi e puntuali è più ampio, lo sconto di cui può beneficiare si assesta sul 61 per cento.
Riduzioni a parte, e lo dimostrano ancora gli esempi qui pubblicati, il conto finale che il Fisco presenta al popolo degli studi di settore è pur sempre salato. Infatti, non va mai dimenticato il punto di partenza dei ricavi dichiarati, il quale in quasi tutti i casi resta molto lontano dai ricavi minimi con gli indicatori. Tanto che se si prova a determinare il maggior carico fiscale stimato sul solo incremento rispetto alla congruità base, conteggiato al 56% come da relazione alla finanziaria 2007, la tassazione del nostro elettricista sale di oltre 3mila euro.Conti alla mano dell'amministrazione per le sole persone fisiche l'aumento dei maggior ricavi si attesta mediamente sui 12 mila euro pari dunque a non meno di 3mila euro di imposte da pagare all'Erario.
E per il primo appuntamento con i versamenti senza maggiorazione dello 0,40% manca oramai solo una settimana. È dunque giunto il momento delle scelte, visto anche che sia sulla scadenza del prossimo 9 luglio, così come sulla valenza per il solo 2006 dell'adeguamento ai ricavi minimi - soluzione contestata dalle associazioni che chidevano una validità di tre anni della misura - l'amministrazione finanziaria appare irremovibile.
Questa è l'offerta. Infatti, secondo l'amministrazione in questo modo si recepiscono le mozioni e gli ordini del giorno approvati alle Camere nelle ultime settimane. Ma non solo. Una volta chiusa la partita su Gerico 2007, con sconti e minisconti inclusi, l'amministrazione incassa forse il risultato più importante: dall'anno d'imposta in corso e per quelli a venire i tanto contestati indicatori di normalità economica, pur se gradualmente affinati e graudualmente inseriti negli studi, resteranno una realtà nella determinazione di ricavi e compensi.

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