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Novità in aula per il primo ciclo

di Luigi Illiano

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3 settembre 2007

L'agenda per l'anno 2007-08
Speciale università

Nuovo obbligo, «Indicazioni nazionali» per il primo ciclo, sezioni primavera, debiti da "saldare" per la maturità, supplenze con lo sprint e 60mila nuove assunzioni. Il rientro a scuola, che scatterà esattamente tra una settimana (in alcune regioni), farà il pieno di novità. A doversi misurare con sorprese e conferme targate 2007-08 sarà un esercito composto da 8,6 milioni di persone, tra presidi, insegnanti, personale amministrativo e alunni. Scenario con il quale dovranno inevitabilmente fare i conti anche le famiglie.
Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, continua a impugnare il cacciavite e, pur non smantellando l'impianto della riforma Moratti, di volta in volta smonta pezzi importanti, sostituendoli con meccanismi nuovi. Attività che, di fatto, porterà a un'altra riforma entro una data precisa: il 2009. Anno per il quale è previsto il decollo del nuovo modello delle superiori e la fine della fase sperimentale per il nuovo obbligo di istruzione. Intanto, il cacciavite continua, senza sosta, a lavorare.
I cambiamenti
Nuovo obbligo e Indicazioni nazionali sono le novità concrete che i docenti da un lato e gli studenti dall'altro dovranno affrontare. Ma le famiglie non devono temere cambiamenti radicali: in entrambi i casi si tratta di interventi a maglie larghe, non perentori, che concedono tutto il tempo necessario per l'analisi e l'assestamento. E, soprattutto, sono interventi a carattere transitorio e sperimentale. Proprio per preparare al cambio di passo in maniera graduale. In questa pagina articoli di approfondimento entrano nel dettaglio delle novità collegate anche all'esame di maturità (meccanismo dei debiti da recuperare) e alle «sezioni primavera» rivolte ai bambini dai due ai tre anni.
Monitoraggio online
Intanto qualcosa si è mosso sul fronte delle supplenze, motivo di protesta per moltissimi genitori che contestano e assistono impotenti alla girandola di insegnanti che, spesso, si avvicendano in cattedra. Mettendo in crisi la continuità didattica e generando confusione negli alunni che non fanno in tempo ad abituarsi a un docente e sono costretti a dover ricominciare l'approccio con un altro.
Dopo oltre due anni di trattative è arrivato il nuovo Regolamento sulle supplenze. Semplificazione e tempi rapidi sono i due obiettivi che Viale Trastevere intende centrare. Il testo contiene alcune novità ed è già operativo per le nomine annuali, così come sarà utilizzato per la prima volta dai capi di istituto per gli incarichi brevi.
Previsto il monitoraggio informatico delle supplenze per conoscere in tempo reale il quadro delle disponibilità. Condizione che permetterà di evitare le decine di telefonate che ogni giorno partivano dalle segreterie scolastiche per reperire insegnanti disponibili. Poi, gli spezzoni orari fino a sei ore saranno attribuiti in via prioritaria ai docenti già in servizio. Per garantire sostituzioni fino a 10 giorni nelle scuole primarie e dell'infanzia saranno costituite graduatorie specifiche di coloro che si dichiareranno disponibili ad accettare le supplenze brevi. Giro di vite sulle sanzioni in caso di non reperibilità all'atto della convocazione, di rinuncia o di abbandono della supplenza.
Purtroppo, c'è il concreto rischio che lo spirito del Regolamento possa essere già vanificato dal ritardo che si sta registrando per la compilazione delle graduatorie di istituto. Significa che, in attesa del completamento delle liste, dall'inizio dell'anno si dovrà ricorrere alle nomine fino "all'avente diritto" attingendo ai vecchi elenchi. Quindi, carosello di docenti ancora assicurato, almeno per i primi mesi.
Assunzioni
Primo giorno di scuola anche per 50mila docenti e 10mila Ata (amministrativi, tecnici, ausiliari). Le assunzioni sono scattate come prima applicazione della Finanziaria 2007 che fissa il piano pluriennale di assunzioni per il periodo 2007-2009: 150mila nuovi insegnanti. Immessi in ruolo 6.148 docenti nella scuola dell'infanzia, 12.066 nella primaria, 12.692 nella media, 13.442 in cattedra per le superiori, 5.387 sui posti di sostegno e 285 per quelli di personale educativo. Si tratta soprattutto di docenti precari che hanno accumulato molti anni di servizio (in alcuni casi oltre dieci). E, proprio considerato l'altissimo numero di precari, non c'è stato spazio per alcun criterio di selezione meritocratica: le assunzioni sono state fatte soltanto sulla base dell'anzianità di permanenza nelle graduatorie. A fronte delle 60mila assunzioni, quest'anno c'è stato il boom dei pensionamenti: in totale oltre 54mila. Ogni anno sono circa 200mila gli aspiranti all'insegnamento che ottengono la supplenza.

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