Un Consiglio dei ministri pieno di appuntamenti, quello convocato per domani a Palazzo Chigi: dalla proroga degli sfratti al pacchetto sicurezza, dal varo di «Mister prezzi» all'autorizzazione alla fiducia sul decreto legge collegato alla manovra, da domani all'esame dell'aula del Senato. Sarà, dunque, istituita la figura di «mister prezzi», una sorta di controllore dell'andamento dei prezzi che metta sotto monitoraggio la situazione e riceva le denunce dai cittadini sugli aumenti eccessivi.
Sicurezza. In Consiglio dei ministri, poi, come annunciato, sarà esaminato anche il pacchetto sicurezza (Disposizioni in materia di illegalità diffusa e di sicurezza dei cittadini), insieme ad altri tre disegni di legge: uno in materia di reati di grave allarme sociale e di certezza della pena, uno con misure di contrasto alla criminalità organizzata e uno per l'istituzione della banca dati nazionale del Dna.
Sfratti. Un decreto legge predisposto dal ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero prevede la proroga di altri otto mesi (precedente termine il 15 ottobre scorso) dei termini di sospensione per l'esecuzione degli sfratti. Negativo il parere di Confedilizia. Secondo il presidente Corrado Sforza Fogliani, lo schema di decreto legge per il blocco degli sfratti diramato dalla Presidenza del consiglio «lascia semplicemente allibiti», in quanto «a fronte di 2.889 casi in tutto di sfratti interessanti inquilini appartenenti a categorie disagiate e concentrati sostanzialmente in poche grandi città, si sottopone al Consiglio dei ministri una proroga generalizzata che interesserà 849 Comuni dando un nuovo colpo mortale di sfiducia alla locazione, che la situazione sociale in atto consiglierebbe, invece, di rilanciare». Nel furore di bloccare le esecuzioni di rilascio, dice Sforza Fogliani, «il provvedimento proroga di 8 mesi persino un termine di blocco non ancora scaduto, quello del 15 agosto 2008, sospendendo così gli sfratti interessati per 18 mesi ancora e, cioè, sino all'aprile2009».
Il dl collegato alla manovra 2008. Intanto il relatore al decreto legge Natale Ripamonti, rispondendo a una domanda sulle tensioni nell'Esecutivo, in seguito al caso Catanzaro, ha detto che il decreto legge «non metterà in discussione la tenuta della maggioranza». Ripamonti ha anche assicurato che gli emendamenti in aula «saranno molti meno di quelli presentati in commissione visto che quelli bocciati non si possono ripresentare». Ripamonti ha precisato che su moratorie delle gare sui servizi idrici e rigassificatori è stato convenuto di mantenere gli emendamenti presentati dal relatore e c'è un invito al ritiro per gli altri. Per quanto riguarda la segnalazione antitrust sulle tariffe per l'editoria, c'è un disegno di legge che sta per essere esaminato in Parlamento e che tiene conto di questo problema prevedendo l'uso del credito d'imposta per le società.