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Manca la copertura per il raddoppio del bonus incapienti da 150 a 300 euro

di Nicoletta Cottone

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26 ottobre 2007

Nonostante gli slittamenti della maggioranza e il Governo che va sotto sette volte in Senato è stato approvato nella nottata il decreto legge collegato alla Finanziaria per il 2008, con 158 sì e 155 no. Dopo una lunga e travagliata giornata di bagarre, piena di colpi di scena e di tentativi di mediazione, il decreto passa all'esame della Camera, dove già si pensa alla correzione della norma sul bonus incapienti. A mezzanotte passata, infatti, nonostante l'opposizione della maggioranza, è stato approvato l'emendamento presentato dal senatore dissidente Fernando Rossi, ex Pdci, ora confluito nel Gruppo misto, che raddoppia il bonus per gli incapienti da 150 a 300 euro, con un onere finanziario che sale a quota 5 miliardi. Per il relatore Natale Ripamonti (Ulivo) l'aumento deve essere «tolto alla Camera», perché «la copertura non sta in piedi». Della mancanza di copertura aveva già avvertito in aula il presidente della Commissione bilancio del Senato Enrico Morando. Rossi prevedeva di finanziare il bonus tramite il 30% dei fondi dei depositi dormienti che già la Finanziaria dello scorso anno aveva destinato alle assunzioni dei precari nella Pubblica Amministrazione. Ma le procedure per sbloccare questi fondi sono lunghissime, mentre il bonus viene erogato nel 2007. Dopo la correzione della Camera, dunque, sarà necessaria una terza lettura al Senato.

Forte la battaglia sull'emendamento che prevedeva lo scioglimento della società Stretto di Messina spa, bocciato con l'appoggio alla Cdl da parte di 5 senatori della maggioranza, con l'apporto decisivo dell'Italia dei valori. La maggioranza è andata sott'acqua anche sull'emendamento che prevede la soppressione della Scuola superiore della pubblica amministrazione, dell'Istituto diplomatico, della Scuola superiore dell'amministrazione dell'Interno e della Scuola superiore dell'economia e delle finanze. Ma affoga anche sui contratti di consulenza nella Pubblica amministrazione e su una disposizione legata al commissariamento della Fondazione Ordine Mauriziano. La parità, che al Senato equivale a bocciatura, blocca anche gli emendamenti sull'inquadramento di 23 dirigenti del ministero della Giustizia e sulla sperimentazione della conversione delle reti alla tecnologia digitale. La questione dei derivati acquistati dagli enti locali, dopo la bocciatura dell'emendamento della Cdl, sarà, invece, affrontata in Finanziaria, da un emendamento del relatore Legnini. Ecco a grandi linee, cosa c'è nel provvedimento, che passa ora all'esame della Camera.

Acqua. Moratoria alla privatizzazione fino a quando non sarà approvata una legge organica sulla gestione delle risorse idriche.

Anas. Autorizzata la spesa di 215 milioni di euro per i progetti appaltabili nel 2007 compresi nel piano di investimenti programmati del ministero delle Infrastrutture e dell'Anas.

Bonus incapienti. I cittadini che nel 2006 hanno avuto una imposta netta pari a zero riceveranno un bonus di 300 euro che spetterà anche per i familiari a carico. Nel passaggio al Senato é stato introdotto il tetto al reddito di 50mila euro. Il beneficio non spetta ai soggetti incapienti se sono a carico di altri cittadini.

Cinque per mille. Per il 2007 aumenta di 150 milioni lo stanziamento per il 5 per mille. Le risorse vengono destinate al volontariato, alla ricerca e alle attività sociali dei comuni, sulla base delle scelte del contribuente.

Commissari ad acta. Lo Stato può nominare i commissari ad acta nelle Regioni che non rispettano i piani di rientro dei deficit sanitari. I commissari avranno anche la facoltà di proporre alla Regione la sostituzione dei direttore generali delle Asl o delle aziende ospedaliere.

Contratti pubblici. Viene stanziato un ulteriore miliardo per gli aumenti contrattuali del biennio 2006-2007.

Digitale terrestre. Viene differito dal 2008 al 2012 il termine per il passaggio dalla tv analogica a quella digitale terrestre.

Editoria. Fra le novità introdotte al Senato la riduzione del contributi ai piccoli giornali e alla stampa di partito passa dal 7% al 2 per cento. Aumenta invece dal 7% al 12% il taglio alle tariffe postali agevolate per i grandi editori che percepiscono agevolazioni superiori a un milione di euro.

Ferrovie. Stanziati 800 milioni per il 2007 per la Rete Ferroviaria Italiana per la prosecuzione delle opere sulla rete tradizionale. Arriva anche un contributo di 235 milioni per la manutenzione straordinaria.

Inpdap. Niente più prelievo automatico dello 0,15% e dello 0,35% per dipendenti e pensionati Inpdap per l'adesione alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Ora chi vuole aderire deve inviare comunicazione scritta.

Lavoratori socialmente utili in Calabria. Per favorire la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili viene attribuito un contributo di 60 milioni.

Metropolitane. Arrivano fondi per alcune metropolitane italiane: 500 milioni vanno alla metro di Roma, 150 milioni a Napoli e 150 milioni a Milano.

Missioni internazionali. Per interventi di pace e sviluppo sono stanziati 500 milioni di euro (Peace Facility, lotta all'Aids, interventi nei Paesi poveri), mentre 410 milioni di euro sono destinati alla per la partecipazione dell'Italia a banche e fondi di sviluppo internazionali.

Mose e Venezia. Per proseguire il progetto del Mose a Venezia vengono stanziati 170 milioni. Ulteriori 20 milioni sono stanziati per una rete antincendio a Venezia e per la zona di Marghera.

Piano casa. Arrivano 550 milioni di euro per un programma volto a favorire il passaggio da una casa all'altra per le categorie deboli, a recuperare alloggi ex Iacp o dei Comuni non assegnati, alla costruzione di alloggi. Le case che si renderanno disponibili dovranno essere assegnate prioritariamente alle famiglie sfrattate e alle giovani coppie a basso reddito. Nel pacchetto casa anche 150 milioni per l'acquisto, il recupero, la ristrutturazione o a realizzazione di immobili, attraverso l'Agenzia del Demanio, per incrementare il patrimonio da locare ad affitti bassi.

Ricette mediche. Nella prescrizione di farmaci il medico deve indicare nella ricetta il nome del corrispondente medicinale generico, che in genere è meno costoso.

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