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Dagli emendamenti al decreto novità su tagli all'editoria, tv locali e trattenuta Inpdap

di Nicoletta Cottone

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19 ottobre 2007


Al Senato in commissione Bilancio procede a passo di carica l'esame del decreto legge collegato alla manovra per il 2008. Via libera, infatti, ai primi 32 articoli, tanto che l'approvazione della Commissione è prevista per lunedì. Poi il testo andrà in aula. Soddisfatto dell'andamento dei lavori il relatore Natale Ripamonti. «C'è un lavoro comune nella maggioranza che permette di accelerare». Intanto sull'emendamento del relatore che abolisce la Stretto di Messina spa, si scatena la bagarre: riceve il plauso del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e incassa l'ira del ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro. Per Di Pietro la soppressione della società Stretto di Messina spa equivale alla «distruzione dei Buddha giganti operata dai talebani in Afghanistan». Vanno in fumo 500 milioni di euro. Il relatore Ripamonti rinvia al mittente l'accusa e dice che Di Pietro «dovrebbe documentarsi meglio e rispettare di più il lavoro del Parlamento». Bianchi, invece, esulta e propone di recuperare «il patrimonio di conoscenze e tecnologie della società dedicando l'impegno di tante qualificate intelligenze e professionalità alla progettazione delle mille opere, queste sì veramente utili, per migliorare le comunicazioni nell'area dello Stretto».

È passato anche l'emendamento del relatore che rimodula i tagli all'editoria. Per i piccoli giornali il taglio ai contributi si riduce dal 7% al 2%, mentre per i grandi editori i rimborsi dello Stato per le tariffe postali agevolate vengono tagliati del 12%, anziché del 7%, per le agevolazioni che superano 1 milione di euro. Sì anche a 3 emendamenti dell'opposizione che stanziano un milione di euro in favore della Lega del Filo d'Oro, estendono ai lavoratori precari degli enti locali della Campania i fondi destinati a lavoratori socialmente utili e ai lavoratori di pubblica utilità, che il decreto inizialmente destinava solo alla Calabria. Accolta anche la proposta di messa in sicurezza della discarica di rifiuti in Abruzzo. Sì anche a 50 milioni di euro per gli interventi post terremoto in Molise e Puglia e al rifinanziamento dei Contratti di quartiere per le zone urbane degradate.

Via libera anche a un emendamento dell'opposizione che prevede un milione di euro per il progetto dell'ospedale senza dolore e a uno che cancella il principio del silenzio-assenso per il versamento da parte dei pensionati Inpdap della trattenuta dello 0,15-0,30% sul proprio assegno pensionistico: ora l'iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali deve avvenire previa comunicazione scritta all'Inpdap della volontà di adesione.

Emendamenti anche sul fronte del testo unico della radiotelevisione e sulla ripartizione dei contributi alle emittenti radiotelevisive che editano giornali quotidiani o trasmettono programmi in lingua francese, ladina, slovena e tedesca in Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Viene stabilito da un emendamento di Stefano Stefani, Massimo Polledri e Paolo Franco della Lega Nord che, fatto salvo il limite di 3 concessioni o autorizzazioni alla radiodiffusione televisiva in ambito locale all'interno di ciascun bacino di utenza e nel rispetto della definizione di ambito locale televisivo, lo stesso soggetto può detenere, anche tramite società controllate o collegate, un numero plurimo di concessioni e autorizzazioni all'esercizio dell'attività televisiva in ambito locale. Un altro emendamento con le stesse tre firme definisce l'ambito televisivo regionale e provinciale.

Novità sui debiti contributivi per imprese, enti e organismi di spettacolo in caso di crisi. E, ancora, la Scuola superiore della Pubblcia amministrazione, l'Istituto diplomatico, la Scuola superiore dell'amministrazione dell'Interno e la Scuola superiore dell'Economia e delle Finanze sono soppresse dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Dotazioni finanziarie e personale sono trasferite all'Agenzia delle formazione. Sì anche all'emendamento proposto dal relatore Natale Ripamonti su pesca e vittime del mare. Prevede che si liquidano le richieste d'indennizzo per gli eventi del triennio 2002-2004, relativamente alle istanze presentate prima dell'entrata in vigore del decreto, entro il limite di 500mila euro. Arriva, poi, un contributo straordinario di un milione di euro in favore dell'Ente Nazionale Sordi. Tre finora gli emendamenti accantonati: prevedono l'estensione anche alla Basilicata dei contributi per i lavoratori socialmente utili, la destinazione dei fondi per il Mose ad altri interventi per la salvaguardia di Venezia e la moratoria per le gare per la privatizzazione del servizio dell'acqua.

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