Il presidente del Consiglio Romano Prodi, a commento di quanto accaduto al Senato dul decreto fiscale che accompagna la manovra e con la maggioranza battuta per ben quattro volte, ha rilasciato in serata al Tg3 dichiarazione di un minuto. «l nostro governo - ha ricordato il premier - ha proposto all'approvazione del Parlamento una serie di importanti provvedimenti: il decreto fiscale, la legge finanziaria, misure per i ceti più poveri, l'aumento delle pensioni basse, le politiche per la casa, per i giovani e per combattere la precarietà. Il governo, contemporaneamente, ha svolto un'azione di stimolo verso il Parlamento per avviare una discussione sulle riforme istituzionali e della legge elettorale, per rilanciare l'economia e per restituire un pò di equità alla società italiana».
«Oggi - ha aggiunto - la maggioranza che sostiene il governo si è divisa al momento del voto non sull'impianto di queste grandi proposte, ma su fatti particolari, mettendo a rischio la realizzazione delle indispensabili riforme. È giunto il momento che tutte le forze politiche della maggioranza dicano chiaramente se intendono continuare a sostenere il governo o se vogliano invece far prevalere gli interessi di parte su quelli del Paese».«Non pongo oggi il voto di fiducia - ha concluso Prodi - ma esigo che le forze della maggioranza rispettino gli impegni che hanno assunto di fronte ai cittadini. Questo è quanto comunicherò nelle prossime ore a tutti i partiti della maggioranza».
«Concordo pienamente con il tono e il contenuto dell'appello di Romano Prodi. Il Paese ha bisogno del massimo di solidità della maggioranza per rafforzare l'azione del governo. Questo è il primo impegno del Pd». Così il segretario del Pd Walter Veltroni commenta le parole del presidente del Consiglio.(A