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Per i disoccupati indennità più alta su tempi lunghi

di Nevio Bianchi

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13 ottobre 2007

Potenziare il mercato del lavoro rendendolo più accessibile in particolare per alcune categorie di lavoratori e al tempo stesso creare una rete di protezione adeguata per coloro che ne vengono espulsi o non riescono a entrarci. Sono due obiettivi sottoscritti tra le parti sociali nel protocollo sul Welfare e definiti negli articoli 8 (riforma degli ammortizzatori sociali) e 9 (mercato del lavoro) del disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

Ammortizzatori sociali
La prima misura prevista dal disegno di legge è finalizzata a migliorare da subito il trattamento di disoccupazione. È certamente di carattere temporaneo, destinata a integrarsi successivamente con il complesso delle disposizioni. Dal 1° gennaio 2008 il periodo di fruizione della indennità (esclusa quella prevista per il settore agricolo e quella spettante con i cosidetti requisiti ridotti) viene elevato a otto mesi per chi ha meno di 50 anni e a 12 per chi ha un'età più elevata. Aumenta anche la misura dell'indennità che, sempre dal 1° gennaio 2008, sarà pari al 60% per i primi sei mesi, del 50% per i successivi due mesi e del 40% per i periodi successivi.
Tutte le altre misure dovranno essere adottate invece, entro sei mesi, con uno o più decreti legislativi che dovranno ispirarsi ai principi elencati nell'articolo 8.
Si prevede: il superamento dell'attuale diversificazione degli strumenti (disoccupazione ordinaria, disoccupazione edile, disoccupazione agricola, mobilità eccetera) attraverso la creazione di un unico trattamento valido per tutte le qualifiche e per tutti i settori, modulato in relazione all'età anagrafica del lavoratore e al fatto che lo stesso risieda in territori svantaggiati; l'estensione a tutti i settori merceologici della Cassa integrazione guadagni (oggi prevista quasi esclusivamente per il settore industriale), anche se con modalità di regolazione diverse in relazione alla causale di richiesta ammessa; il potenziamento dei servizi per l'impiego.

Mercato del lavoro
Per favorire l'occupazione il Governo ha ritenuto prioritario intervenire attraverso una revisione della normativa in materia di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione e di apprendistato. Quindi ci si prepara a correggere le disposizioni introdotte con la legge Biagi.
Non sono previste misure immediate ma uno o più decreti legislativi da adottare entro 12 mesi dalla entrata in vigore della legge, e rispetto ai quali l'articolo 9 del disegno di legge stabilisce i principi e i criteri direttivi.
In particolare, con riferimento agli incentivi per l'occupazione il disegno di legge stabilisce che le misure devono essere finalizzate a ridurre il lavoro precario e a favorire l'occupazione di donne, giovani e ultracinquantenni, modificando, a tal fine, anche il contratto di inserimento che attualmente non prevede – per esempio – alcuna agevolazione per contratti stipulati con giovani fino a 29 anni.
Una serie di misure articolate e complesse sono state previste per i contratti a tempo parziale. Il disegno di legge prevede infatti da una parte un aggravio contributivo nel caso in cui venga offerta una prestazione lavorativa esigua (meno di 12 ore), dall'altra incentivi (senza precisarne la natura) in caso di stipula di contratti a tempo parziale con orario giornaliero elevato. Infine, altre agevolazioni (anche in questo caso senza precisarne la natura) sono previste per i datori di lavoro che aderiscono a richieste di trasformazione di contratti di lavoro a tempo pieno in contratti a tempo parziale, se sono motivate dalla necessità di svolgere compiti di cura.
L'ultimo intervento riguarda l'apprendistato. Con decreti legislativi si dovrà rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva e individuare standard nazionali di qualità della formazione in materia di profili professionali e percorsi formativi.

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