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Aiuto a 360°da patronati e associazioni

di Elvio Pasca

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19 novembre 2007
Per saperne di più

Organizzazioni dei datori di lavoro, patronati e associazioni impegnate nell'immigrazione scendono in campo per dare una mano a imprese e famiglie che vogliono aggiudicarsi uno dei 170mila lavoratori stranieri che entreranno con i flussi 2007.
La rete di assistenza è stata disegnata da tre protocolli d'intesa siglati nei giorni scorsi con i ministeri dell'Interno e della Solidarietà sociale, che riguardano tutte le pratiche di competenza dello Sportello unico per l'immigrazione. La collaborazione partirà quindi con la corsa alle quote 2007, ma presto verrà estesa anche ad altri tipi di procedure: dalle assunzioni "fuori quota", come quelle degli infermieri professionali extraUe, alle richieste di ricongiungimento presentate (sempre in via telematica) dagli stessi immigrati. Firmati a livello centrale i protocolli, che rimangono comunque aperti a nuove adesioni, è partito anche l'accreditamento presso le Prefetture degli operatori delle articolazioni territoriali di associazioni e patronati: un passaggio indispensabile visto che potranno accedere al sistema informatico del ministero dell'Interno e avranno a che fare con dati sensibili.
Per i flussi, gli aspiranti datori di lavoro potranno rivolgersi agli sportelli accreditati, che grazie a una delega compileranno e salveranno sui loro terminali le richieste d'assunzione, per poi spedirle telematicamente man mano che si apriranno le finestre riservate dal decreto alle varie categorie di lavoratori stranieri. Gli stessi sportelli, nei prossimi mesi, potranno anche monitorare l'iter delle pratiche.
Le domande affidate ad associazioni e patronati partiranno in blocco, ma nella classifica finale per l'assegnazione delle quote avranno ognuna un orario di spedizione diverso, secondo un ordine che dovrebbe ricalcare quello della raccolta. Questo grazie a un meccanismo di compensazione studiato per non penalizzare i datori di lavoro che spediscono la domanda "in proprio": se ad esempio un'associazione ne ha accumulate cento e le fa partire tutte alle ore 8.00 del primo giorno utile, la centesima risulterà inviata alle 8.05, e quindi in graduatoria verrà scavalcata da quella spedita alle 8.01 da un privato. Fino a oggi le quote di un decreto flussi non sono state mai abbastanza da soddisfare tutte le richieste, sta quindi a ogni datore di lavoro valutare se è pronto a correre da solo (e ha nervi saldi) per inviare al momento giusto la domanda o è il caso che si faccia aiutare, guadagnandone in serenità ma perdendo qualche chance. Fermo restando che i primi a consegnare la domanda a uno sportello finiranno anche in cima alla lista che verrà spedita quando scatterà l'ora x.
I tre protocolli non prevedono spese per l'assistenza alla pratica sia per i datori sia per le famiglie, ma le imprese potrebbero dover pagare almeno una quota associativa. «Lo Stato fa questa operazione a costo zero, noi facciamo pagare all'utente la consulenza e la professionalità del nostro servizio. Questa è un'esternalizzazione di funzioni secondo la logica del mercato, senza dimenticare che chi vuole può comunque fare la domanda da sé, senza spendere un euro» dice Giulio Baglione, responsabile immigrazione della Confederazione nazionale artigianato.
Patronati e associazioni daranno una mano gratuitamente. «Stiamo definendo le ultime modalità. Ai nostri sportelli non si potranno rivolgere singoli cittadini, presumibilmente per assumere colf e badanti. Il CePa (che riunisce i patronati di Cgil, Cisl, Uil e Acli) ha operatori già qualificati che quest'anno, ad esempio, hanno curato 300mila domande di rinnovo del permesso» spiega Piero Bombardieri, responsabile immigrazione dell'Ital Uil. Il sindacato Emigrati immigrati dell'Ugl attiverà i suoi sportelli accanto a quelli dell'Enas, il patronato di riferimento: «Così potremo coinvolgere i nostri responsabili provinciali, che sono quasi tutti cittadini stranieri e lavorano ogni giorno nel campo dell'immigrazione» sottolinea il presidente Luciano Lagamba.
Le associazioni datoriali hanno già iniziato a raccogliere i fascicoli per le domande, mentre patronati e associazioni del terzo settore aspetteranno la pubblicazione del decreto flussi, giorno in cui verrà attivato il sito internet del Viminale e si potranno scaricare i moduli. L'invio comunque scatterà per tutti allo stesso momento. Poi per famiglie, imprese e lavoratori stranieri inizierà l'attesa.

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