«I prezzi degli elettrodomestici non rincareranno in maniera significativa a causa del contributo per lo smaltimento, anzi, a conti fatti, sono destinati a rimanere stabili se non a ridursi ancora, sia per la dinamica del mercato e sia per l'effetto delle politiche commerciali e promozionali ».Non teme l'effetto ecorincarisul mercato degli elettrodomestici Giuliano Pezzano, direttore marketing di Mediamarket ma soprattutto coordinatore dell'operazione "contributo Raee" per conto dell'Aires (www.airesitalia.it), l'associazione che raggruppa le principali realtà distributive di prodotti elettronici.
«L'unica classe di prodotti sulla quale il contributo sarà apprezzabile è forse quella dei frigoriferi – aggiunge Pezzano – mentre sui televisori sarà oggettivamente trascurabile. Il tutto in attesa che scatti, da gennaio, il nuovo regime dello smaltimento. Con il nuovo anno, in linea di massima, i prezzi degli elettrodomestici nei fatti dovrebbero scendere».
E una riduzione, nei fatti, è attesa perchè dovrebbe sparire dal costo per il consumatore quella spesa che oggi finisce sotto la voce omnicomprensiva trasporto montaggio-ritiro per i prodotti usati e da smaltire. I distributori saranno infatti obbligati per legge a ritirare l'usato a fronte dell'installazione di apparecchi nuovi.
Lo scenario dei prezzi
Secondo una ricognizione di Gfk, i prezzi medi alla vendita degli apparecchi elettrici per la casa sono risultati in discesa nell'arco degli ultimi 12 mesi per diverse categorie di prodotti: -12% per i vecchi tv catodici e addirittura- 21,1% per i nuovi televisori lcd o al plasma; -10,7% per i pc portatili e-7,6% per i telefonini. Prezzi in aumento invece per molti elettrodomestici classici: +2,8% per i frigoriferi, +1,9% per le lavatrici, +18% per gli impianti audio e +3,8% per i piccoli apparecchi.
Il contributo Raee più elevato – pari a 16 euro al pezzo –spetta indubbiamente ai frigoriferi e all'intero comparto del freddo. Il prezzo medio di un frigorifero oggi sul mercato – sempre secondo le rilevazioni effettuate dalla società di ricerche di mercato Gfk – si aggira sui 505 euro. Il che vuol dire che il contributo Raee, come rilevato anche da Pezzano, incide tra il 2 e il 3% in linea di massima. Il contributo però si aggiunge oggi alle spese extra che i consumatori pagano in diverse parti d'Italia al distributore per consegna, montaggio e ritiro dell'usato. Tale spesa oscilla tra i 10 e i 20 euro in genere, ma è difficile fare una generalizzazione. «Vi sono infatti diverse parti d'Italia – aggiunge Pezzano – nelle quali il consumatore deve provvedere a smaltire da sè l'usato, ricorrendo ai servizi delle municipa-lizzate ecologiche, ad esempio, perchè i negozianti, piccoli o grandi, non sono collegati a strutture per il riciclo».
Molto più contenuto l'effetto Raee sulle lavatrici. Sempre secondo Gfk il prezzo medio si aggira sui 383 euro e il contributo sarà di 5 euro. E ancora. Per un televisore (lcd o plasma) superiore ai 32 pollici è previsto un contributo Raee di 7 euro. Il prezzo medio sul mercato è intorno ai 758 euro. «Al consumatore verrà proposto il prezzo pieno – spiega Pezzano –con la specifica delle voci che compongono il prezzo e l'indicazione chiara del contributo per lo smaltimento degli apparecchi usati ».
