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Il 5 per mille riapre allo sport

di Marta Saccaro

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27 novembre 2007

Il cinque per mille non riesce a trovare pace. All'articolo 20 del decreto legge 159/2007, che sarà convertito definitivamente in legge in questi giorni, è stato, infatti, inserito un emendamento che prevede, modificando l'articolo 1, comma 337 della legge 266/2005 e l'articolo 1, commi 1234 e seguenti della legge 296/2006, l'ammissione al riparto della quota del 5 per mille Irpef per «le associazioni sportive dilettantistiche in possesso del riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal Coni a norma di legge». Questa modifica, nella sostanza, apre le porte del contributo del cinque per mille che le persone fisiche hanno già destinato con le dichiarazioni presentate nel 2006 e 2007 anche alle associazioni sportive dilettantistiche in possesso del riconoscimento delle finalità sportive rilasciato dal Coni.
La possibilità che queste associazioni sportive dilettantistiche, riconosciute dal Coni ma non in possesso del riconoscimento della personalità giuridica previsto dal Dpr 361/2000, potessero accedere al beneficio del 5 per mille è stata esclusa dall'agenzia delle Entrate nelle circolari n. 30/E e 57/E del 2007, dove è stato precisato che, in mancanza del riconoscimento in base al Dpr 361/2000, «non può essere attribuito valore giuridico equipollente alla iscrizione dei suddetti organismi sportivi nel solo registro telematico tenuto dal Coni, in quanto tale registrazione è richiesta solo ai fini sportivi, per il riconoscimento presso terzi».
Nella realtà, però, molte associazioni sportive dilettantistiche sprovviste del riconoscimento giuridico ma iscritte nel registro Coni avevano presentato domanda per l'iscrizione nell'elenco dei possibili beneficiari del contributo e, come riportato nelle tabelle relative alla destinazione del contributo per il 2006 pubblicate sul sito dell'Agenzia, hanno ricevuto molte sottoscrizioni. Buona parte di questi soggetti, però, è stata inserita nell'elenco degli enti esclusi dal beneficio, vista anche l'interpretazione dell'Agenzia fornita in relazione alle associazioni sportive dilettantistiche senza personalità giuridica. Al pari di quanto previsto per i soggetti ammessi al contributo, tuttavia, anche nell'elenco degli enti esclusi figurano, per ogni soggetto, sia il numero delle scelte espresse dai contribuenti, sia l'importo del 5 per mille corrispondente. È inoltre calcolato l'importo totale del contributo teoricamente spettante, determinato aggiungendo, alla quota analitica, una quota proporzionale derivante dalla scelte generiche, effettuate dai contribuenti senza l'indicazione del codice fiscale del beneficiario. In virtù della modifica, tuttavia, questa quota dovrebbe diventare ora disponibile e dovranno essere di conseguenza modificate le istruzioni sulla ripartizione del contributo per il 2007, per il quale il termine finale di pubblicazione degli elenchi è fissato dalla circolare n. 57/E al 31 marzo 2008.
Molte associazioni sportive dilettantistiche che si sono viste escludere dal riparto relativo al 2006 hanno ricevuto un provvedimento di esclusione, in conformità alla circolare n. 30/E. Quando la nuova previsione entrerà in vigore si dovrà, però, stabilire se i soggetti che sono stati esclusi passeranno automaticamente tra gli ammessi al contributo oppure se dovranno attendere un provvedimento di reintegro, in sostituzione di quello già ricevuto.
La novità desta, tuttavia, qualche perplessità, legata, in particolare, all'applicazione retroattiva. Rimangono, infatti, definitivamente escluse dal beneficio tutte le associazioni sportive dilettantistiche che, per il 2006 e il 2007, non hanno richiesto l'iscrizione all'elenco dei beneficiari del 5 per mille perché hanno ritenuto che il riconoscimento del Coni fosse cosa diversa rispetto al riconoscimento della personalità giuridica.
È poi necessario un coordinamento con la nuova versione del contributo del 5 per mille prevista nella Finanziaria 2008, in discussione in questi giorni. Nel testo finora disponibile, infatti, le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni non figurano nell'elenco dei destinatari del contributo. Per evitare di dover ricorrere, in futuro, a un'integrazione "postuma" sarebbe opportuno che la novità introdotta dalla legge di conversione del Dl 159/2007 venisse recepita anche nella Finanziaria.

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