Il testo approvato dal Senato sulla class action è un atto grave di ostilità all'impresa e sarà un disincentivo nell'attrazione di capitali stranieri. «È un provvedimento rozzo - dice un comunicato di Confindustria - che espone le aziende italiane e i loro lavoratori a gravi rischi. E i benefici per i consumatori saranno sostanzialmente risibili». Un testo definito «rudimentale», che metterà le imprese nelle condizioni di subire ricatti di ogni tipo, che presenta chiari profili di incostituzionalità, perché legittima associazioni ad agire per conto di singoli senza averne il diritto. La Costituzione prevede infatti la sola titolarità del singolo ad agire se danneggiato. «Si consente la possibilità di agire come soggetto collettivo ad associazioni da individuare - scrive Confindustria - senza stabilire alcun parametro in termini di rappresentatività. E contrariamente agli ordinamenti di altri paesi non si definisce la platea nei cui confronti l'eventuale provvedimento del giudice produrrà effetti». Azioni che, anche se basate sul nulla, potrebbero portare, in caso di società quotate, a turbative di mercato con conseguenze pesanti a danno dei risparmiatori e dei piccoli azionisti.
Un «capolavoro negativo», dunque, che renderà ancora più complicata e difficile la vita a migliaia di piccole, medie e grandi imprese. «È grave - chiude il comunicato - che la maggioranza di governo abbia anteposto logiche di puro equilibrio parlamentare alle ragioni del mondo produttivo accogliendo una proposta improvvisata ed estemporanea che nulla c'entra con la legge finanziaria. Con una fretta sospetta, evitando qualsiasi dibattito e qualsiasi confronto, si è voluto approvare un provvedimento che rappresenta una pesante minaccia per gli unici soggetti che possono assicurare la crescita economica».